ELIASSEN E NORGREN TRIONFANO ALLA MARCIALONGA. SI CHIUDE L’ENNESIMA EDIZIONE STORICA DELLA FESTA DEL FONDO TRENTINA

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Alla 46esima edizione della Marcialogna la carica dei 7.500 hanno regalato una giornata incredibile per tutti gli amanti dello sport con un biscione formato da fondisti di tutte le età e di tutti i livelli che già a partire dalle prime luci della mattinata ha colorato le Valli di Fiemme e Fassa.

I primi ad arrivare al traguardo sono stati i campionissimi del circuito Visma Ski Classics che sono andati a tutto motore fin dai primissimi metri di gara. La vittoria alla 45esima Marcialonga va a Petter Eliassen, il faticatore silenzioso, uno che si rimbocca le maniche, caratteristica che lo avvicina molto ai fiemmesi e fassani, capaci di risalire in sella realizzando tutti i 70 km della Marcialonga di Fiemme e Fassa dopo che qualche mese fa un violento uragano distrusse in Trentino alberi, ponti e linee di collegamento. Dietro di lui arrivano gli antagonisti del Team Ragde, Andreas Nygaard e Oskar Kardin mentre Tord Asle Gjerdalen non porta a casa il poker alla Marcialonga e si deve accontentare del quarto posto. Tra le donne incontenibile Britta Johansson Norgren, giunta in solitaria sul traguardo dopo una prova magnifica, su Lina Korsgren e Astrid Slind, davvero una forza della natura la svedese. Quinta, dopo una grande prova, Justyna Kowalczyk dell’unico team italiano nel circuito Visma, il Team trentino Robinson Trainer.

Per quanto riguarda la compagine azzurra, per molti di loro questa è al gara di casa con tutta l’emozione che ne consegue. Mauro Brigadoi e Francesco Ferrari arrivare uno dopo l’altro in 48° e 49° posizione. Gli altri azzurri del team trentino sono Lorenzo Busin che chiude in 57esima posizione mentre Simone Varesco è 97esimo.  La prima tra le nostre ragazze è Chiara Caminada, in 26a posizione, mentre Giulia Stuerz, all’ultima partecipazione in carriera ad una gara fondistica, ha concluso 57a all’interno di un parterre che vedeva 7.500 fondisti tra ‘campioni’ e ‘bisonti’ competere fino a Cavalese, ‘facilitati’ da una temperatura non troppo rigida attorno agli zero gradi. Alla Marcialonga Light di 45 km vince da Sergey Spirin, davanti all’azzurro Lorenzo Cerutti e Karolina Bicova tra le ragazze.

I fondisti “di una volta” strabuzzerebbero gli occhi nel vedere le gesta di quelli ‘moderni’, i quali spingono di braccia in double poling tenendo pressoché fermo il resto del corpo e mettendosi “a uovo” per bilanciare il peso, d’altronde ogni ‘decade’ dello sport ha una propria evoluzione, come sostiene il campione olimpico Cristian Zorzi, giunto al traguardo in compagnia degli altri olimpici Jury Chechi, Paolo Bettini e Antonio Rossi, ‘tutti insieme appassionatamente’ come nel film musicale tratto dalla commedia teatrale “The Sound of Music”, a sostenere la candidatura olimpica Milano Cortina 2026. Il fondista ‘Zorro’ Zorzi è partito da Moena prendendo il ‘Grillo’ Bettini a Canazei, mentre Rossi ha aspettato i due a Predazzo. Il ‘signore degli anelli’ Chechi – era la prima volta per lui con gli sci stretti – si è invece aggregato a Molina di Fiemme. Affiatati e sorridenti, i quattro sono arrivati al traguardo sfoggiando uno striscione che, a chiare lettere, promuoveva la candidatura di Milano-Cortina per le Olimpiadi 2026, recitando in coro all’arrivo: «abbiamo spinto per finire questa Marcialonga e per le Olimpiadi, perciò speriamo in bene». L’interista ex portiere della nazionale Francesco Toldo si è invece ritirato a Ziano di Fiemme. Ad assistere alle gesta dei campioni del fondo era presente anche il Presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti.

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