Il norvegese prosegue nel suo filotto di vittorie, per gli azzurri un altro fantastico podio
Una appassionante Mass Start di 15 km a tecnica classica ha entusiasmato la Val di Fiemme, che sta ospitando la conclusione del Tour de Ski 2023. Ha vinto Johannes Klaebo, sempre più padrone del circuito, che ha bruciato sul filo di lana il compagno di squadra Paal Golberg (0”4), secondo davanti a uno splendido Francesco De Fabiani, a podio dopo che il fotofinish lo ha confermato davanti per solo 0”1 al canadese Antoine Cyr, lanciato nel recupero.
Per Klaebo si tratta di un predominio senza storie, con sei vittorie su altrettante gare della rassegna. Il norvegese ha controllato la gara, anche si è non si è trattato di una passeggiata (egli stesso ha ammesso nel dopogara che il tracciato è molto impegnativo). Ma la sua superiorità in questo momento è fuori discussione: oltre al successo finale in 39’59”2, ha portato a casa sia i punti (al 2,3 km) sia, soprattutto, il Bonus Time del km 8,5, spiccioli di secondi comunque utilissimi in vista della Final Climb di domani, che rappresenta sempre una gara a se stante. Insomma, il Tour è ipotecato, ma non è ancora vinto.
Secondo si è classificato il norvegese Paal Golberg, attuale leader di CdM, che ha cercato di arginare (e quasi gli riusciva) lo strapotere del compagno. Alle loro spalle, Francesco “Defa” De Fabiani, ha firmato l’impresa, regalando al fondo italiano l’ottavo podio consecutivo in altrettante gare di Coppa del Mondo.
Defa sempre all’attacco
Il portacolori del Centro Sportivo Esercito ha conquistato il primo podio stagionale, con una gara condotta interamente nelle posizioni avanzate, per uscire di prepotenza dal dosso finale, saltare in velocità i norvegesi Halfvarsson e Poromaa e contenere il ritorno di Cyr.
«È stato un Tour de Ski difficile, in cui sono partito un po’ sottotono; però in ogni gara sono migliorato», ha dichiarato De Fabiani a fine gara alla FISI, «Son arrivato in Val di Fiemme in una pista che mi piace, davanti al pubblico di casa e ci ho creduto fino in fondo: alla fine è bastato per sorpassare nel rettilineo finale, che non mi era mai successo».
Il valdostano ha anche sottolineato il feeling con la Val di Fiemme. «Questa pista si addice molto alle mie caratteristiche: una gara dura e tecnica con salite belle ripide. Si arriva qui tutti un po’ più stanchi e questo forse mi aiuta a far bene. Anche il pubblico di casa fa la sua parte, caricandoti; una cosa che fa la differenza”.
Infine, due parole sul clan azzurro, molto coeso in questa 17ª edizione del Tour: «Io e Mocellini eravamo in camera assieme e direi che ha portato bene. È bello che non ci sia sempre solo Pellegrino e De Fabiani sul podio, ma anche una novità – che è quasi certezza – come Simone, che è un ottimo segnale per il futuro a breve e lungo termine della Nazionale italiana».
Domani va in scena il gran finale, con l’ultima tappa che ufficializzerà il vincitore del Tour de Ski. In programma c’è la scenica Mass Start in salita a tecnica libera, la terribile Final Climb che in 10 km sale all’Alpe del Cermis lungo i ripidi pendii della pista di sci alpino Olimpia III.
«È sempre dura», ha confermato De Fabiani. «Spero di non patirla troppo per non perdere posizioni in classifica». Classifica che vede al comando King Klaebo con 1’02” su Calle Halfvarsson e 1’14” su Paal Golberg. Subito dietro, Federico Pellegrino, quarto a 1’27”. “Defa” è 13° (+2’36”), Dietmar Noeckler 21° (+3’48”).
Hennig vince la femminile
In campo femminile, vittoria per la tedesca Katharina Hennig che ha chiuso in 44’26”7, cogliendo il suo primo successo in CdM. Per la Germania, un oro nel circuito che mancava da ben quattordici anni. Seconda si è classificata la norvegese Frida Karlsonn (+0”7), leader della rassegna, davanti alla finlandese Kerttu Niskanen (+0”8).
Da segnalare la prova di Caterina Ganz, prima con generosità ai 5 km e 18ª al traguardo finale subito dietro Anna Comarella. «Rispetto all’inizio del Tour sono abbastanza soddisfatta di come sia finita oggi», ha raccontato l’atleta di Moena. «Ho tenuto duro, visto che la tredicesima non era così distante ho provato a dare tutto. Ho fatto un passaggio in testa alla corsa e quando sono entrata nello stadio mi son venuti i brividi. Ma sapevo che sarebbe stato meglio fare il mio ritmo, perché avevo capito che le altre non stavano tirando e non volevo inficiare la mia gara. Ho avuto un momento di difficoltà, infatti, ma poi lì ho tenuto duro. E domani sul Cermis andrò a tutta».
Domani, appunto, ultima tappa, attesa e temuta. La prova è anticipata della gara open Rampa con i Campioni, evento nell’evento, che permette ai tanti appassionati di misurarsi (insieme a diversi ex) sullo stesso tracciato dei pro. Poi, alle 11.00 la partenza della gara femminile e, alle 12.45, di quella maschile.