L’atleta italiana schianta le francesi e i sogni di Julia Simon, riapre la Classifica generale e porta a casa il suo 16° successo in CdM
E meno male che solo tre giorni fa Dorothea Wierer aveva sommessamente ammesso ai microfoni FISI di temere un calo nel finale di stagione: «Il mio obiettivo è quello di fare belle prestazioni, sapendo che solitamente finisco la stagione con una condizione fisica in calando», aveva riconosciuto. Eccolo qui, il finale di stagione di questa signora delle nevi: vittoria nella 15 km e vittoria oggi, nella Mass Start, un uno-due da fare tremare Julia Simon, sempre in testa nella Generale (e che magari già pensava di fare festa stasera) ma che ora sente sulle code la pressione di “D’oroWierer”, in pericoloso avvicinamento.
Dorothea Wierer ha stravinto la Mass Start in 31’58”5, con quattro poligoni immacolati (un altro 20/20, dopo quello della 15 km). Alle sue spalle, staccata di 6”3, la francese Lou Jeanmonnot, anch’ella senza errori. Il terzo gradino del podio è per Julia Simon, che paga pesantemente il solo errore commesso all’ultimo bersaglio dell’ultima piazzola.
Perché per la Simon la gara si era messa benino. Anzi benissimo, avendo sempre fatto gara davanti: esce per prima dal primo poligono, con la Wierer subito dietro, ma anche con le connazionali Chevalier-Bouchet e Jeanmonnot, a formare un piccolo quartetto che ha preso qualche metro di vantaggio durante il secondo giro, prima del ricongiungimento di una decina di atlete.
Il secondo poligono mette fuori gioco Chevalier-Bouchet (3 errori), mentre conferma la buona giornata di Julia Simon, pronta a uscire nuovamente davanti a tutte. Ma è buona giornata anche per Doro Wierer, lesta a saltare sulle code della francese, inseguita, di nuovo, da Jeanmonnot.
Le tre vanno, con Julia Simon in grande spolvero, che riesce a prendere una manciata di secondi di vantaggio. Che diventano 8 su Doro all’uscita del primo poligono in piedi, dove Julia chiude tutti i bersagli alla velocità della luce. Che diventano 10.4 al rilevamento del km 8.8: Julia vola e la partita sembra chiusa, anche se dietro Wierer, con Jeanmonnot attaccata con i denti, insegue con generosità.
È la quarta sessione di shooting a ribaltare tutto ciò che sembrava in copione già scritto. Simon inanella perfettamente i primi quattro colpi, ma l’ultimo non si chiude. Wierer invece fa l’en plein con freddezza e saluta la francese costretta al giro espiatorio che le costa una dozzina di secondi di ritardo sull’italiana. Esce pulita anche Jeanmonnot, ma è dietro di tre secondi da Doro che se ne va per un’ultima tornata che diventa una fantastica cavalcata solitaria.
«Non avevo buone sensazioni nel riscaldamento come spesso mi accade, ma l’obiettivo principale era sparare bene al poligono, dove si decidono spesso le gare e così ho fatto», ha raccontato Wierer nel dopogara alla FISI. «In questo periodo sono molto concentrata su me stessa, avevo un buon treno con le due francesi che sono molto in forma, il confronto era stuzzicante. Sono uscita dall’ultimo poligono in testa ed ero sicura che mi prendessero, perché loro sono forti nell’ultimo giro. Volevo evitare di arrivare insieme a loro al traguardo perché mi avrebbero battuto, così ho cercato di mettere in pista tutto le energie che avevo in corpo, e forse anche di più».
Con l’affermazione odierna, Dorothea Wierer sale in seconda posizione nella Classifica generale (859 punti), dietro a Simon in testa con 1003 punti a tre gare dalla conclusione, nel prossimo fine settimana di Oslo. A parole, si dichiara soddisfatta: «Continuo a non guardare la Classifica di Coppa del Mondo, i punti di vantaggio di Simon nei confronti miei e di Lisa Vittozzi sono parecchi, si merita la vittoria. Io sono comunque soddisfatta della mia stagione, qualunque piazzamento finale arriverà non cambierà di una virgola il mio bilancio».
Giornata storta, invece, per Lisa Vittozzi, impallinata subito da due errori al primo poligono, a cui se ne aggiungono un altro nella seconda sessione prona e uno ancora nell’ultima piazzola. Alla fine, un 18° posto che testimonia (ma non serve a null’altro in più) la grande rincorsa di Lisa per rimediare in qualche modo alla partenza zoppa. Vederla durante il secondo giro ultima e staccata dal gruppo era incompatibile con l’immagine che abbiamo di Lisa. Che, appunto, ci ha messo tutta la grinta per rientrare in Top Venti, nonostante siano arrivati altri due errori.
A punti anche Hanna Auchentaller, 22ª con tre errori.