VENTO PROTAGONISTA NELLA STAFFETTA MISTA DI PECHINO.

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La Norvegia vince con una prestazione strepitosa dei fratelli Boe sugli sci. Si devono arrendere all’ultimo giro Francia, Russia e Svezia. Per gli azzurri un nono posto amaro dopo metà gara passata in testa.

L’Italia del biathlon non riesce a prolungare la striscia di medaglie che da due edizioni olimpiche accompagnava felicemente il debutto della staffetta mista anche se gli azzurri hanno provato a compiere l’impresa.
Il lancio di Lisa Vittozzi è stato eccellente, seconda solamente alla marziana Roiseland, così come è stata ottima anche la frazione di Dorothea Wierer, solida al poligono e ha difeso con le unghie e con i denti il vantaggio sulle altre big. Le due frazioni femminili lasciavano l’Italia in vetta alla classifica, con la possibilità di correre per le medaglie. Lo stesso succedeva fino alla prima sessione di tiro di Thomas Bormolini, in terza frazione, praticamente perfetto. Le condizioni molto ventose del poligono hanno cambiato più volte le carte in tavola e messo in difficoltà molti degli atleti in gara. Il continuo cambiamento di intensità e di direzione del vento ha sporcato le percentuali al tiro di tutti gli atleti. Così è successo anche a Lukas Hofer, che ha fatto quello che ha potuto in condizioni davvero complicate. L’Italia ha chiuso così al nono posto, con 2 penalità e 14 ricariche complessive e un ritardo dalla Norvegia vincitrice di 2’39″7. Argento per la Francia a soli 9 decimi dai norvegesi, e bronzo per la Russia a 1″5 dagli scandinavi.

– Avevo le gambe abbastanza fredde – le parole di Dorothea Wierere mi sembrava di non andare avanti, la neve non aiuta perché è davvero lenta. Sono contenta che ho evitato la penalità in piedi: ci ho messo un po’ ma era importante chiudere con i colpi di riserva. Il tiro comunque è stato abbastanza buono. –

La gara è partita bene con la sessione a terra – ha detto Thomas Bormolini -. Il vento era veramente difficile e nel tiro in piedi ho fatto un errore di troppo. E’ un peccato ma ho dato veramente il massimo.

Le ragazze ci hanno fatto sognare – ha detto Hofer -, la mia gara è partita in salita. Ho faticato sugli sci e mi sono portato la fatica anche al tiro. Ora devo resettare tutto e andare avanti. Nell’individuale si potrà capire qualcosa in più. –

Foto credit: FISI