NORVEGIA E FINLANDIA SI IMPONGONO NELLE TEAM SPRINT A TECNICA CLASSICA DI COGNE. BARP-PELLEGRINO OTTAVI

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La tre giorni di Coppa del mondo a Cogne prende il via con la Team Sprint classica che incorona gli scandinavi, mentre lascia l’Italia giù dal podio.

Partono Elia Barp e Michael Hellweger nella prima frazione della finale maschile, con gruppo compatto. Primo cambio con il gruppo in massa: tocca a Federico Pellegrino e Simone Mocellini. Ogni squadra cerca la propria posizione e si arriva al cambio senza scossoni. Altro giro senza annotazioni per Barp, che si mantiene a 2 secondi dalla Svezia. Un po’ più attardato Hellweger a 3″4. nel quarto giro parte lo svizzero Grond, seguito dal francese Jouve e il gruppo si sfilaccia, ma Pellegrino mantiene la quinta posizione a 2″4 dalla testa. Mocellini è 11/o a 3″8. La Francia prende il comando delle operazioni e Barp paga qualcosa e cambia al nono posto con 4″3, Hellweger è a 10″2. Comincia l’ultimo giro, ma l’Italia appare fuori dai giochi per il podio. Sprint finale fra Valnes e Jouve, con il norvegese che la spunta per la vittoria, davanti alla Francia e alla Svezia. L’Italia è ottava con Pellegrino e Barp a 8″10 e 13^ con Hellweger e Mocellini.

Io ho azzardato con il materiale – ha detto Barp – ed ho sbagliato perché rimanevo indietro sui ponti. Ma è un errore mio. Se domani la qualificazione sarà come quella di oggi si potrà fare qualcosa di buono, ma lo vedremo”.

Per come è stata pensata – ha detto Pellegrino – la pista non si addiceva proprio alle mie caratteristiche. Ho comunque fatto il massimo, e nelle fasi finali ho preso degli spunti interessanti per la sprint di domani. Vedo tanta gente anche di venerdì pomeriggio, qui a Cogne, e questa è una bella lezione che parte dalla Val d’Aosta, dove sportività e passione per lo sport vanno al di là del semplice tifo”.

Partenza in gruppo, nella gara femminile, per Caterina Ganz, che chiude il suo primo giro a meno di 3 secondi da Finlandia 2, che guida. Federica Cassol dimostra il suo ottimo stato di forma e, pur con il gruppo sempre unito, risale posizioni e cambia in quarta. Norvegia 1, con Amundsen, comincia a tirare e Ganz paga un po’ lo strappo, ma contiene in 2″5 secondi il distacco al cambio. Finlandia, Norvegia e Svezia si mettono al comando e Cassol cambia sesta a 1″9 dalla leader. Laura Gimmler prova l’affondo per la Germania e stacca il gruppo di tre secondi. L’Italia cambia all’11/o posto con 12″4 di svantaggio. Riparte Cassol per l’ultimo giro, mentre la Finlandia e Norvegia riprendono la Germania in fuga. Jasmi Joensuu sprinta e vince per la Finlandia, con il tempo di 19’04″5, davanti alla Svezia per 9 decimi, e alla Germania per 1″2. Italia 11/a con 23″2 di distacco dalle leader. Caterina Ganz e Federica Cassol, avevano agilmente superato il turno di qualificazione con il terzo posto alle spalle di Finlandia 1 e Norvegia 1. Erano rimaste escluse invece Maria Eugenia Boccardi e Lucia Isonni.

Mi dispiace un po’ per la mia gara, – ha detto Ganz – faticavo e perdevo un po’ di posizioni. Peccato perché avevo dei buoni tempi nelle qualificazioni”.

La pista, da fuori, sembra banale – ha detto Cassol -, invece è da gestire: un po’ è tecnica, un po’ è da gestire. Ho fatto un bel tempo di qualifica, la gara si fa in due ed è bello così perché si condividono le esperienze e si impara insieme”.