IL DIGITAL SKI RENTAL SUMMIT 2020 DÀ I NUMERI DEL NOLEGGIO IN ITALIA

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Ph. Credit: Marco Parisi

La ricerca condotta per il terzo anno consecutivo da Prowinter Lab ha spostato il suo palcoscenico da Fiera Bolzano alle piattaforme digitali. Anche nella nuova versione 2.0 lo Ski Rental Summit è stato in grado di fotografare al meglio la situazione del noleggio invernale dell’ultima stagione.

Il pubblico non si è visto, ma è stato comunque numeroso. La terza edizione dello Ski Rental Summit, in versione “digital” organizzato da Prowinter ha virtualmente riunito 200 utenti tra noleggiatori, produttori, responsabili della sicurezza, istruttori e tanti altri player che operano nel settore del noleggio confermando quanto il tema riscuota anno dopo anno un crescente interesse. Così come per lo Startup Award, gli organizzatori di Prowinter hanno messo in piedi una convention digitale attraverso la piattaforma Zoom che ha analizzato i dati del comparto del noleggio sci e altre tematiche a esso connesse quali le nuove normative europee per il rental, le responsabilità legali del noleggiatore, la formazione  el’inquadramento del personale e l’importanza di fare squadra unendo i propri interessi in una vera e propria associazione. Se vi siete persi i dati della ricerca non dipserate perché è consultabile a questo link.

Gli strumenti della ricerca

Frontman della convention è stato Alfredo Tradati, responsabile di Prowinter Lab, che insieme e a Geraldine Coccagna, Exhibition Manager di Prowinter, ha fatto gli onori di casa introducendo i molti professionisti che si sono alternati sul palco virtuale. Sono 981 i noleggi “censiti” da Prowinter Lab, numero che comprende tutte le strutture di rental, anche quelle che non affittano esclusivamente attrezzatura per discipline invernali. Concentrandosi sulla stagione invernale 2019/20, i dati rivelano un incremento del 50% (pari a 11 milioni totali) del pubblico di sciatori presenti sui comprensori italiani, nonostante la stagione conclusa in anticipo.

«Lo studio ha seguito due metodologie parallele – afferma Alfredo Tradati – Al contatto diretto con i noleggiatori abbiamo affiancato l’analisi dei dati ufficiali delle Camere di Commercio italiane, incrociandola con la ricerca per codice Ateco». I dati di entrambi i canali sono stati alla fine confrontati e integrati, dando origine ad un unico dettagliato database dei noleggi italiani.

Il profilo del noleggio italiano

Alla luce delle ricerche di Prowinter Lab si stima che, rispetto al totale di sciatori presenti in pista, il 44,8% utilizza un servizio rental.  Questi numeri, se confrontati con una spesa media pro capite pari a 60 euro, generano un volume d’affari complessivo intorno alla realtà del noleggio pari a 372 milioni di euro. Numero possibili sopratutto grazie al pubblico straniero che pesa al 70% sul totale. e utilizzano questo servizio per motivi di trasporto e perché culturalmente più abituati alla realtà del rental.

«Di particolare rilevanza è il dato che riguarda il numero di sci che vengono venduti dai produttori ai noleggiatori – analizza Tradati – Secondo i dati FESI (Federation of the European Sporting Goods Industry) sono 111.765 le paia di sci venduti ai noleggi italiani, pari al 50% delle vendite sci totali».