È oro! È Doro! E alla quarta giornata dei Mondiali di biathlon è trionfo per l’Italia. Vittoria di Dorothea Wiera nella prova a inseguimento davanti alla tedesca Denise Hermann e a Marte Olsbu Roiseland. Dopo la vittoria dello scorso anno nello stesso format di gara sulle nevi di casa Dorothea si riconferma grazie a una prova da vera campionessa.
di Nicolò Zeduri
Grande selezione dopo i poligoni a terra
Oggi era un’occasione troppo grande per non essere sfruttata. Un’occasione che capita poche volte nella vita. Dopo i distacchi accumulati nella sprint di giovedì, sia Wierer che Vittozzi potevano ambire alla vittoria. Come sempre nel biathlon femminile le avversarie sono tante, ma le nostre sono della partita. Purtroppo Lisa si chiama fuori già al primo poligono a terra commettendo un errore e sprofondando in classifica. Anche la vincitrice della sprint Marte Olsbu Roiseland commette un errore ma, forte del vantaggio accumulato nella sprint, resta in testa, raggiunta dalla nostra Dorothea che trova lo zero. Sembra già da subito essere una gara a due per il primo gradino del podio, e a due anche per la terza piazza. Da dietro infatti rientrano a grande velocità Denise Hermann e Hanna Oeberg. Nella seconda serie zero per tutte le quattro principali rivali.
Poligoni in piedi irreali
L’italiana e la norvegese vanno a braccetto fino al primo poligono in piedi dove compiono una sessione perfetta. Roiseland riparte ma Dorothea risponde colpo su colpo, una situazione che può avere un solo epilogo: l’ultimo poligono. L’azzurra commette un errore in apertura, ma la diretta avversaria ne commette addirittura due. Dorothea è prima da sola! L’ultimo giro è una passerella per lei. Alla fine Denise Hermann, un fulmine quando si tratta di sciare, riesce ad avere ragione su una combattiera Roiseland, costretta a cedere alla velocità della tedesca.
«Ancora fatico a crederci, è tutto bellissimo. Ieri ho parlato con il mio allenatore che mi ha detto di godermi ogni gara come se fossi in allenamento, ossia di concentrarmi solo sul lavoro. – sono le parole di Wierer dopo la vittoria – Le mie gambe giravano bene e avevo più forza. al poligono ho trovato le sensazioni giuste, sono stata efficace ed ero in fiducia. L’ultima serie di tiro sapevo bene che era decisiva per il risultato: per questo ho rallentato un attimo. Al traguardo è stato incredibile: vedevo skiman e tecnici tutti molto gioiosi. Dedico questa medaglia a coloro che lavorano dietro: fisioterapisti, tecnici e Fiamme Gialle. L’emozione è grande, l’oro mi ripaga di un periodo di forte stress: le pressioni quando si gioca in casa sono sempre altissime. L’emozione è forte: mi mancano le parole».
Uno sguardo alle altre
Grande rammarico per Lisa Vittozzi che oggi non è stata precisa e con tre errori complessivi (1+0+0+2) chiude la sua gara al 27° posto. Belle sensazioni e ottime notizie in chiave staffetta arrivano da Federica Sanfilippo (0+1+1+0), che con il 45 come pettorale di partenza chiude in 33° posizione. Prova in chiaro scuro per la stella di questa stagione Tiril Eckhoff. La norvegese trova lo zero in tre sessioni di tiro ma va in palla durante il primo poligono in piedi, commette tre errori e chiude, comunque in rimonta, al 20° posto. Copione simile per la svedese Hanna Oeberg, sempre in lotta per il podio fino alla prima sessione di tiro in piedi, dove commette due errori, finendo la gara al 4° posto.
Dorothea Wierer così trionfa nel tripudio generale nella sua Anterselva, il luogo dove è nata e cresciuta. È la prima atleta a vincere un oro iridato nella località dove è cresciuta come atleta, impresa riuscita mai a nessuno prima di lei. Oggi è il suo giorno! Oggi è leggenda! Oggi è D’oro!
Photo Credit: Nordic Focus