BIATHLON: PODIO DOLCISSIMO PER LA STAFFETTA MASCHILE AZZURRA

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Le aspettative erano alte ma la concorrenza davvero spietata. C’è valuta una super staffetta azzurra per centrare il podio di Coppa del Mondo ad Oberhof, uno dei tracciati più complicati del calendario, e mettersi alla spalle team sulla carta più quotati. Arriva così il primo podio maschile nella stagione di biathlon.

Serviva una grande Italia per tornare sul podio di Coppa del Mondo nella staffetta maschile e una grande Italia è stata. A tredici mesi di distanza dall’ultimo podio di Oestersund, il quartetto italiano maschile chiude al terzo posto la staffetta dietro alle quotatissime Francia e Norvegia, ma mettendosi alle spalle quartetti altrettanto celebrati come quelli di Russia e Germania. Ma oltre il risultato, è la forma di come è arrivato questo podio a far sognare con i nostri azzurri a fare gara di testa a lungo salvo poi arrendersi solo alla “cream de la cream” del biathlon mondiale.

Davvero difficile chiedere di meglio

Ad impressionare sono tutti gli azzurri, nessuno escluso. Da un Thomas Bormolini chirurgico nella sessione di lancio, ad un Lukas Hofer in formato cinque stelle lusso che al momento a pochi eguali al momento in Coppa del Mondo, fino a Tommaso Giacomel (l’unico atleta diverso rispetto all’ultimo podio in staffetta), non ancora ventunenne finanziere della Val Primiero, rientrato a pieno ritmo solamente da poche settimane, capace però di farsi trovare pronto alla chiamata dei tecnici e fenomenale nella prestazione al poligono. A mettere la ciliegina, come sempre ci ha pensato un Dominik Windisch non ancora perfetto ma sempre affidabile quando la posta in palio è alta.

«È stata una gara dal sapore particolare – ha dichiarato al traguardo Giacomel che si guadagna giustamente i riflettori di oggi -, è solamente la mia seconda staffetta dopo quella di Nove Mesto della passata stagione. Sono partito un po’ teso perché sapevo che avremmo potuto puntare al podio. Al poligono a terra non sono stato perfetto per il vento che girava in continuazione, me la sono cavata con due ricariche. Nel secondo giro il tedesco e il francese hanno fatto il mio gioco, così ho pensato solamente a dare tutto in pista. Non ho avuto paura, ho rischiato ciò che c’era da rischiare, credendo nelle mie possibilità. È bellissimo fare questo podio insieme ai miei compagni, lo dedico a tutti loro».

Se la staffetta maschile azzurra in prospettiva fa sognare, domani sarà il turno delle ragazze che hanno la possibilità di giocare per un piazzamento altrettanto importante. Gareggeranno nell’ordine Lisa Vittozzi, Irene Lardschneider, Dorothea Wierer e Federica Sanfilippo.

Staffetta maschile Oberhof (Ger):
1. Francia (Desthieux/Fillon Maillet/Claude/Jacquelin) 0+6
2. Norvegia (Christiansen/Dale/T. Boe/J. Boe) 1+4 +4″2
3. Italia (Bormolini/Hofer/Giacomel/Windisch) 0+5 +1’06″6
4. Russia 0+9 +1’55″3
5. Germania 3+11 +2’06″4
6. Ucraina 0+2 +2’31″8
7. Svezia 1+9 +2’59″6
8. Canada 0+9 +3’05″3
9. Svizzera 0+9 +3’17″1
10. Finlandia 0+7 +3’32″9