Dieci giorni e 12 gare di Coppa del Mondo tra Tour de Ski, Combinata Nordica e Salto Speciale della settimana successiva. La Val di Fiemme ha scelto la cornice del Ristorante Savini di Milano per presentare i propri prestigiosi eventi con vista Olimpiadi Milano Cortina 2026.
Le autorità presenti
La presentazione si è aperta con l’annuncio di una grande novità della prossima stagione. Infatti, il 4 gennaio andrà in scena la Tesero Lake. Una rievolcazione della sfida di Salt Lake City 2002 con Zorzi, Hetland, Schlickenrieder e Lind che si sfideranno a parecchi anni di distanza dalla prima finale sprint olimpica della storia del 19 febbraio 2002.
Nel corso della mattinata, la parola è passata dalle autorità agli atleti a partire da Mauro Dezulian, vicepresidente comitato organizzatore e responsabile dei volontari trentini. Dopo di lui l’assessore allo sport e turismo Roberto Failoni, Piero De Godenz, una delle figure di riferimento politiche per gli sport in terra trentina, Maurizio Rossini di Trentino marketing, Tiziano Mellarini di FISI Trentino e Filip Grabowski di Infront.
Parola agli atleti
Dopodiché parola agli atleti, pronti ad affrontare la stagione. Caterina Ganz ha ben figurato lo scorso anno, specialmente sulla Final Climb. Un messaggio video anche da Federico Pellegrino che spera di esserci. Chi invece era presente a Milano è Francesco De Fabiani: «Al Tour de Ski ho ottenuto due podi in due 15 km in tecnica classica, la preferisco e preferisco la Mass Start. La Val di Fiemme mi ha accontentato e per me è una buona notizia. Sull’ultima rampa perdo posizioni ma la partenza in linea mi aiuterà. Tanti punti a disposizione, sogno di arrivare tra i primi cinque di Coppa». Anche il direttore tecnico Marco Selle è sembrato essere d’accordo con i suoi ragazzi: «Gli atleti sanno che hanno un numero limitato di occasioni per primeggiare, li vedo determinati e senza particolari acciacchi. Sono pronti».
Dal fondo alla combinata con Alessandro Pittin, miglior fondista di Coppa nelle ultime due stagioni: «Sto tornando a divertirmi anche al Salto e questo mi fa ben sperare. Conosco la macchina organizzativa della Val di Fiemme, e spero di farmi trovare pronto nel 2026. Sarebbe la sesta olimpiade, la seconda in Italia, qualcosa di straordinario». “Buone nuove” anche da Samuel Costa, finalmente al top della condizione: «Non ho più dolori al ginocchio, questo vuol dire tanto, grazie ai tempi che ho passato a casa ora sono grato di riuscire a muovermi e a tornare a fare sport. Per me l’obiettivo più importante è riuscire a saltare bene per partire davanti nel fondo. Il nostro scopo è regalare emozioni».