QUATRO CHIACCHIERE CON FEDERICO PELLEGRINO DOPO LA MEDAGLIA DI OGGI

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Il post gara di Seefeld è stata l’occasione per parlare con il campione valdostano non solo in merito alla gara di oggi, ma più in generale sul suo momento e su quello degli altri azzurri. Ecco le sue parole.

La prima riflessione di Federico Pellegrino non può che essere sulla medaglia conquistata solo poche ore fa nella sprint in tecnica libera, la sua gara preferita: «Sono tante le persone a cui dedicare questa medaglia, ad esempio tutti i tifosi di Cogne che nell’ultimo weekend di Coppa del Mondo mi hanno dato tanta carica e tanta energia per la gara di oggi. Naturalmente una grossa dedica va anche a Greta (Laurent) che da sette anni mi sostiene e mi aiuta ad essere pronto per appuntamenti come questo»

Ma è stato tutto il team azzurro ad aver fatto vedere buone cose nella gara odierna: «Stiamo crescendo come squadra, è davvero un peccato per Davide Graz che sia andato a un passo dai quarti e anche per il DeFa che ha quasi centrato la finale. Se guardo al femminile, anche le ragazze hanno fatto bene: penso a Elisa (Brocard) che è arrivata ad un soffio dalla finale e anche Greta sta facendo una stagione molto constate, che era il suo obiettivo. È un’Italia che si sta formando con un progetto a lungo termine e questa per noi è la prima grande manifestazione»

Una riflessione anche sul suo antagonista numero uno, quel Johannes Klaebo che dopo avergli soffiato l’oro all’Olimpiade lo ha costretto alla seconda posizione anche a Seefeld: «Ad armi pari è difficile trovare un punto debole di Klaebo, crescere sportivamente in Norvegia è tutto un altro mondo. Dall’altra parte, come conseguenza del suo talento e del paese in cui è cresciuto bisogna anche dire che lui è condannato a vincere e oggi non poteva permettersi di non farlo, io invece posso dire di aver conquistato una medaglia: questa è la grande differenza tra di noi. In questi anni ha mostrato così tanto il suo predominio che se oggi non avesse vinto l’oro sarebbe stato un problema per lui. La Norvegia ti da tanto in termini di strutture, visibilità, sponsor ma pretendono anche tanto»

Poi Chicco ci rivela le sue prime sensazioni: « Stamattina le qualificazioni sono state davvero dure e sull’ultima salita e poi sul rettilineo finale non avevo buone sensazioni. Poi però ho visto il mio tempo e che eravamo tutti molto vicini, le sensazioni non sempre dicono tutto. Dopo le qualificazioni ho notato che tutti avevano fatto molta fatica»

Un pensiero non può che andare sui prossimi giorni, il mondiale è appena iniziato: «Questa gara mi da tanto in termini psicologici e di fiducia, è stata davvero pesante sia per le difficoltà del tracciato ma anche per la neve che ultimi due giorni è cambiata molto. Oggi per fortuna sono uscite le nuvole e non si è trasformare più di tanto ma la team sprint in classico di domenica sarà ancora più dura. Però visto la forma mia ma anche quella che sta dimostrando De Fabiani, sarebbe un peccato buttare via un’occasione, anche se sappiamo di non essere tra i favoriti: credo che Norvegia, Russia ma anche Svezia, Finlandia abbiano qualcosa in più e poi c’è anche la Francia, però noi siamo pronti».

L’ultima domanda riporta alla memora il magnifico argento olimpico dello scorso anno: «L’argento olimpico non se lo sarebbe mai immaginato nessuno, anche se io ci credevo dalla prima gara dell’anno, e proprio per questo devo dire che è stata più bella, rappresenta il mio miglior risultato in un’Olimpiade per adesso. Oggi invece le aspettative erano alte da parte degli altri e anche da parte mia. Avrei potuto accettare di non vincere la medaglia solo sapendo di aver dato tutto. Nella mia testa prima della gara c’era che Klaebo era obbligato a vincere, ma anche che io dovevo salire sul podio».