LA NORVEGIA FA 8: UN NORTHUG STELLARE TRASCINA I SUOI VERSO IL SUCCESSO NELLA 4X10 KM

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La lingua ufficiale della 4×10 km è sempre il norvegese. Nella gara più sentita dei Mondiali di Falun, Niklas Dyrhaug, Diderik Toenseth, Anders Gloeersen e Petter Northug vincono il titolo iridato, l’ottavo consecutivo per la Norvegia che migliora il record dell’Unione Sovietica (7 successi tra il 1954 e il 1966), davanti alla Svezia di Daniel Richardsson, Johan Olsson, Marcus Hellner e Calle Halfvarsoon, e ad una sorprendente Francia (Jean Marc Gaillard, Maurice Manificat, Robin Duvillard e Adrien Bacscheider) che sale per la prima volta sul podio iridato in staffetta. Sesto posto per l’Italia: il quartetto azzurro composto da Francesco De Fabiani, Dietmar Noeckler, Roland Clara e Federico Pellegrino chiude a 2’27” dai vincitori peggiorando di una posizione il piazzamento rispetto ai Giochi di Sochi e di due rispetto alla precedente edizione dei Mondiali. “Oggi avevamo un sogno che portavamo avanti da tutta la stagione: vincere la 4×10 km – dice Northug dopo il traguardo lasciando da parte il suo fare sfacciato e recitando al meglio il ruolo da capitano – Sono davvero orgoglioso di aver trascinato questi ragazzi al successo di squadra e al loro primo oro in staffetta”. E i norvegesi presenti sugli spalti ringraziano per il successo e per lo spettacolo impagabile di vincere sugli svedesi in casa loro cantando a squarciagola l’inno nazionale.

La gioia dei francesi (NordicFocus)
La gioia dei francesi (NordicFocus)

Che forse la gara più sentita dei campionati si sapeva già alla vigilia, ma i 47 mila spettatori presenti a bordo pista (tra cui c’erano anche i reali di Svezia) hanno confermato la grande attesa per questo evento. Si parte sotto la neve e la prima frazione si consuma a ritmo regolare con le formazioni favorite che si alternano nelle posizioni d’avanguardia. Le salite fanno comunque selezione e il gruppo si sgrana: Norvegia e Russia dettano il passo, ma è Alex Harvey per il Canada ha transitare per primo alla prima transizione. La vera notizia però è il ritardo della Svezia, settima a 20″ con Italia e Francia. Buon lavoro quindi di De Fabiani che contiene il distacco e offre a Nockler la possibilità di sfruttare un treno importante. “In questo Mondiale sto facendo molta fatica – dice l’azzurro – Non ho una condizione ideale ma ho provato comunque a rimanere agganciato ai migliori”.

Nella seconda frazione in classica, tocca a Olsson, iridato nella 15 km a tecnica libera: la musica cambia, lo svedese impone un ritmo forsennato e vola in testa: è dura per tutti tenere il suo passo, solo Manificat limita i danni grazie ad un fenomenale parziale. Al cambio, la Svezia è in testa con 7″ sulla Francia mentre la Norvegia cambia a 14″. Risale la Svizzera grazie a Dario Cologna (atteso per la 50 km) ma cambia a oltre 1 minuto dalla testa mentre Noeckler patisce lo sforzo della partenza forsennata e cambia in 10a posizione a 1’30”. “Mi sentivo bene nel primo giro e ho recuperato anche qualche secondo – spiega il bronzo della sprint a coppie – Poi ho perso qualche metro e da quel momento non sono più riuscito a rientrare. Nelle due frazioni in classico abbiamo accusato troppo distacco”.

Si passa alla tecnica libera e tocca al padrone di casa Hellner condurre le danze, ma il più pimpante sembra essere Duvillard. Nel finale, però, emergono i reali valori in campo: Gloeersen ha birra in corpo da vendere, nell’ultima salita effettua la sparata e consegna il testimone a Northug con un distacco di 4″ sugli inseguitori. Decisamente positiva la frazione di Clara che voleva tutti i costi riscattare la prestazione non brillante nella gara individuale: la rimonta dell’azzurro consente a Pellegrino di iniziare l’ultima frazione in quinta posizione a 1’55” dalla vetta, lontano comunque dalla zona podio. “Oggi non è andata come speravo – commenta a caldo – Sono riuscito a recuperare tante posizioni ma non ho ricucito il distacco: mi sentivo bene ma la pista era troppo facile”.

Calle Halfvarsson e Petter Northug si studiano (NordicFocus)
Calle Halfvarsson e Petter Northug si studiano (NordicFocus)

Il gruppo dei primi tre parte compatto, lo svedese Halfvarson tiene la testa mentre Northug sta in scia. Svezia e Norvegia si studiano, a Backscheid non sta bene questa strategia attendista, rompe gli indugi e va via da solo fino a raggiungere gli 11″ di margine a 5 km dall’arrivo. A questo punto, il 29enne di Levanger cambia passo e piomba sul francese: il gioco delle medaglie e nuovamente affare a tre. Sull’ultimo cavalcavia, Northug sprigiona tutta la sua potenza, prende il comando e arriva sul traguardo a braccia per l’ottavo successo consecutivo della Norvegia davanti a Svezia e Francia. Pellegrino tiene il 6° posto: dopo aver imposto un gran ritmo insieme allo svizzero Livers, cede proprio all’ingresso dello stadio. Buono comunque il suo esordio in una gara distance: “Ho cercato di fare il meglio, ero con lo svizzero in lotta per la quinta posizione ma sull’ultima salita mi sono mancate le forze – commenta il valdostano – Oggi abbiamo capito in quale direzione lavorare: posso allargare i miei orizzonti e non pensare soltanto alle gare sprint. Chiudo questo mondiale con grande soddisfazione – continua Pellegrino – una medaglia e un quinto posto individuali rappresentano un ottimo bottino. Da domani comincio a pensare al finale di stagione: ho ancora degli obiettivi da raggiungere in Coppa del Mondo”.

 

Federico Pellegrino impegnato nella quarta frazione della staffetta (NordicFocus)
Federico Pellegrino impegnato nella quarta frazione della staffetta (NordicFocus)

CLASSIFICA 4X10 KM UOMINI

1 NORWAY 1:34:18.5

2 SWEDEN 1:34:19.1

3 FRANCE 1:34:27.4

4 RUSSIAN FEDERATION 1:34:49.5

5 SWITZERLAND 1:36:21.5

6 ITALY 1:36:45.7

7 GERMANY 1:36:57.5

8 FINLAND 1:36:57.5

9 CZECH REPUBLIC 1:37:03.1

10 CANADA 1:37:22.0

11 UNITED STATES OF AMERICA 1:37:23.4