Così come per la Val di Fiemme, anche le gare altoatesine del Tour de Ski non godranno della presenza del pubblico per rispettare i protocolli anti Covid al fine di garantire la sicurezza di atleti, tecnici e organizzatori. L’appuntamento è fissato per martedì 5 gennaio con le gare in tecnica libera e mercoledì 6 gennaio per quelle in tecnica classica.
Befana sugli sci, quindi, in alta Pusteria per i migliori fondisti mondiali, martedì 5 gennaio è in programma la 10-15 km individuale in tecnica libera (ore 13.00 donne – 14.45 uomini), mercoledì 6 invece la pursuit in tecnica classica sempre sulle stesse distanze (ore 13.30 donne – 14.40 uomini). Ma non saranno le solite tradizionali gare. Covid-19 ha stravolto la vita in tutto il mondo e lo sta facendo anche nello sport. Dunque, a Dobbiaco gare a porte chiuse, ma gli appassionati potranno seguire le sfide in diretta TV grazie alle immagini che Infront irradierà in tutto il mondo, su RAI ed Eurosport in Italia.
Le misure adottate
FIS e comitato organizzatore hanno progettato tutta una serie di protocolli severi per limitare la diffusione della pandemia, atleti, tecnici e dirigenti FIS saranno in una “bolla” senza contatti esterni, tutti con tampone negativo prima di prendere il via alle gare, mascherine indossate, controllo della temperatura e distanziamento sociale.
Naturalmente tutti questi discorsi si riferiscono alla situazione attuale che potrebbe essere soggetta ai cambiamenti nelle prossime settimane, ma a Dobbiaco è previsto anche il piano B. Sarà un superlavoro per lo staff degli organizzatori guidati da Gerti Taschler, ma anche per la direzione di gara Eugenio Rizzo, che è anche vicepresidente del comitato, ha le idee ben chiare: «Ci stiamo attrezzando per affrontare eventuali problemi. Nella direzione di gara avremo due squadre autonome che non saranno mai a contatto. Una sarà diretta da me, la seconda da mia figlia Marina, vicedirettore di gara e consigliera. Seguiremo le stesse direttive, ma non entreremo mai in contatto. Riguardo al percorso introdurremo due varianti, già testate in passato. Prima dell’arrivo e dell’intergiro ci saranno due nuove salite, molto spettacolari, proprio di fronte alla zona pubblico che, ahimè, quest’anno sarà vuota. Ci siamo dotati anche del supporto di un virologo per affrontare eventuali emergenze».
Intanto alla Nordic Arena i cannoni sono già stati posizionati in pista, appena le temperature saranno favorevoli si comincerà a produrre neve programmata, e ovviamente anche quella naturale sarà la benvenuta.