Monopolio del Team Futura alla 39ª Lavazèloppet, il classico appuntamento che fa da prologo alla Marcialonga andato in scena a Passo Lavazè sulla distanza dei 17 km in tecnica classica, con al via ben 360 iscritti provenienti da una decina di nazioni.
A trionfare sono stati infatti il predazzano Mauro Brigadoi in campo maschile e la russa Valentina Shevchenko, entrambi capaci di infliggere distacchi ragguardevoli agli avversari. Ma non è tutto, visto che anche sugli altri due gradini del podio della gara maschile sono saliti due atleti del sodalizio di Lavis, dopo un arrivo in volata sul traguardo di Passo Lavazè: secondo il friulano di Buja Francesco Fuccaro, terzo il fiemmese di Masi di Cavalese Simone Bosin.
Il tracciato di gara è stato ridotto dai 22 ai 17 km per garantire agli atleti un tracciato di gara all’altezza, su complessivi tre giri (il primo della pista Campiol, quindi le due tornate della Torbiera con l’impegnativa salita che fa sempre selezione). Sin dai primi chilometri del primo giro i continui scatti dei tre portacolori delle Team Futura, Brigadoi, Simone Bosin e Francesco Fuccaro hanno frazionato il gruppo dei migliori, uniti fino ad un terzo di gara quando davanti c’era un gruppone di una ventina di atleti. Nei chilometri successivi sono rimasti in cinque, con i tre alfieri del sodalizio di Lavis, quindi Simone Paredi del Centro Sportivo Esercito e il russo Valentin Devjatiarov sulle loro code. Di seguito si è formato un secondo gruppetto di inseguitori composto da Andrea Silverio, team futura e Luca Giovanelli e Diego Demattio, portacolori della Stella alpina di Carano e il russo Valery Smutin. All’inizio del terzo e ultimo giro Brigadoi ha preso l’iniziativa staccandosi dagli avversari e racimolando quel vantaggio che avrebbe saputo mantenere fino all’arrivo, conquistando il primo posto con un tempo di 42’08’’. Entusiasmante poi la sfida per la piazza d’onore con un arrivo allo sprint che ha premiato la brillantezza di Francesco Fuccaro su Simone Bosin, giunti rispettivamente con 35 e 36 secondi di ritardo dal vincitore. Nettamente più staccato invece Simone Carlo Paredi dell’Esercito, quarto a 1’25”. In campo femminile ottima prestazione per la Shevchenko, quarantunenne ucraina portacolori del Team Futura che con il ventiquattresimo tempo assoluto (48’05”) ha avuto la meglio sulla svedese Nina Lintzen, che conferma così il secondo posto dello scorso anno, a 1’31” dalla vincitrice. Al terzo posto Maria Gustavson rappresentante del numerosissimo team Svezia, con un tempo di 57’23’’ e un distacco di 9 minuti dalla prima, seguita da Alice Casali del Carisolo, quindi un filotto di atlete straniere.
Grande soddisfazione per tutto lo staff della unione sportiva Lavazè, che ha lavorato sodo per assicurare la buona riuscita della manifestazione ed è stata premiata dai tanti complimenti ricevuti dagli atleti, sia per l’organizzazione sia per le condizioni della pista.