Nella terza giornata del Tour de Ski, il debutto della Heat Mass Start premia il talento americano Gus Schumacher, capace di imporre un ritmo infernale in una batteria velocissima; gli azzurri Pellegrino e Barp pagano il meccanismo dei tempi nonostante le buone prove individuali.
Il Tour de Ski 2026 ha vissuto oggi a Dobbiaco una mattinata di sperimentazione e adrenalina con l’esordio della Heat Mass Start da 5 km. A sparigliare le carte e interrompere l’egemonia norvegese è stato Gus Schumacher, classe 2000, autore di una prestazione cronometrica impressionante. L’americano, inserito nella seconda delle quattro batterie, ha impresso sin dallo start una cadenza insostenibile per molti, trascinando con sé un treno di atleti che ha finito per monopolizzare i vertici della classifica assoluta. Il suo tempo di 9’35”4 gli è valso la seconda vittoria in carriera in Coppa del Mondo, davanti all’austriaco Benjamin Moser (al suo primo podio assoluto) e al norvegese Lars Heggen.

La trappola del cronometro per i big. Il format, che non premia l’ordine d’arrivo della singola batteria ma il tempo complessivo registrato sul traguardo pusterese, ha rimescolato i valori in campo. Lo sa bene Johannes Høsflot Klæbo, dodicesimo al termine di una terza batteria tattica e “lenta”, dove ha duellato spalla a spalla con Federico Pellegrino. Se il norvegese può comunque sorridere mantenendo la leadership del Tour, il portabandiera azzurro non ha nascosto le sue perplessità. Primo degli italiani al 16° posto, Pellegrino ha sottolineato come la mancanza di collaborazione nella propria batteria abbia di fatto precluso la possibilità di lottare per le posizioni che contano, penalizzando chi si è trovato a tirare il gruppo senza ottenere un riscontro cronometrico d’élite.

Barp convince ma il format punisce Ottime risposte sul piano della condizione fisica sono arrivate da Elia Barp, capace di esaltare il pubblico di casa vincendo d’autorità la propria batteria. Tuttavia, a causa del ritmo meno elevato rispetto alla “heat” di Schumacher, il giovane talento azzurro si è dovuto accontentare della 19ª posizione assoluta. Tra gli altri italiani, Davide Graz chiude 31°, seguito da un Francesco De Fabiani (33°) apparso in crescita. Il Tour non concede pause: nel pomeriggio le piste di Dobbiaco ospiteranno la versione femminile dello stesso format, con le telecamere di RaiSport ed Eurosport pronte a immortalare nuove sorprese in attesa del trasferimento verso il gran finale in Val di Fiemme.
Info point Risultati completi e classifiche: www.worldcup-dobbiaco.it
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