FEDERICO PELLEGRINO, UN ORO STORICO DEL FONDO CHE NASCE A LEDRO. A SETTEMBRE IL RITIRO IN VALLE CON L’ESPERIENZA ANCHE DELLA CANOA
Dalla splendida Valle di Ledro al Paradiso dello Sci Nordico, dalla canoa sul Lago di Ledro al trono mondiale del fondo via Lahti, la gelida località finlandese sede in questi giorni dei campionati del Mondo Fis di sci nordico aperti ieri dalla fantastica vittoria dell’azzurro Federico Pellegrino nella gara sprint maschile. E’ la prima di un fondista italiano in questa specialità ma è anche l’impresa che riporta in alto un azzurro in una gara individuale dodici anni dopo l’oro vinto da Pietro Piller nella 15 Km tl a Oberstdorf 2005, con Bubo Valbusa argento.
Insomma, si potrebbe dire che dalla canoa sul Lago di Ledro al trono mondiale del fondo il passo è breve visto il curioso legame esistente tra l’affascinante località di vacanza del Trentino e il trionfo dell’azzurro: il valdostano è, infatti, un amico della valle di Ledro e proprio dalle sponde del lago, a settembre, è iniziata la fase finale del percorso di preparazione che ha accompagnato Pellegrino e compagni verso la stagione invernale e nella fattispecie verso la rassegna iridata. Anche a suon di pagaiate, per il ritmo di braccia.
“Sono ormai diversi anni che la Valle di Ledro è un punto fermo nella nostra preparazione estiva – raccontava lo stesso Pellegrino lo scorso settembre proprio sulle rive del Lago di Ledro – prima con la Nazionale B, poi con la Nazionale maggiore si è sempre lavorato bene da queste parti. Il clima è perfetto per quelle che sono le nostre necessità ma soprattutto la Valle di Ledro ci permette di variare molto nell’allenamento. Ad esempio quest’anno abbiamo potuto lavorare anche con la canoa, non mi era mai capitato ma devo dire che dopo un primo momento di orientamento, il lavoro è stato davvero interessante“.
“E’ stato un percorso in cui tutti insieme abbiamo curato ogni minimo dettaglio ed il lavoro dell’intero team è stato perfetto, da metà aprile a oggi” ha dichiarato il neo campione mondiale e tra i tanti momenti che hanno permesso di costruire questa impresa, c’è anche la settimana di lavoro in Valle di Ledro, periodo di allenamento in cui Chicco Pellegrino si è impegnato con il resto della squadra azzurra in diverse attività sfruttando appieno l’ampio ventaglio di possibilità offerto dal territorio ledrense. Dallo ski roll alla mountain bike sulle strade della Valle, dal trekking sui sentieri delle Alpi di Ledro fino alla canoa nelle acque cobalto del Lago di Ledro, perla dell’intera vallata che ha meritato l’inserimento nel progetto Riserva della Biosfera di Unesco per l’alta qualità dell’ambiente, autentica palestra a cielo aperto per la completa offerta garantita agli amanti dell’attività outdoor.
In Valle di Ledro Federico Pellegrino mostrò già un buon stato di forma vincendo in volata il decimo Trofeo Cassa Rurale di Ledro di skiroll organizzato dallo Sci Club Ledrense sui 12 chilometri (per 900 metri di dislivello) da Passo d’Ampola dall’Alpe di Tremalzo. Il poliziotto vincitore dell’ultima Coppa del Mondo di sprint superò un solo decimo di secondo il compagno d’avventura e di nazionale Francesco De Fabiani (Esercito).
Ed i frutti del lavoro fatto in Valle di Ledro si è visto ieri pomeriggio a Lahti, nella giornata inaugurale dei Campionati del Mondo che ha regalato al fondo italiano una medaglia d’oro che mancava, al maschile, da ben dieci anni. Un momento storico insomma, una rincorsa iridata iniziata proprio in Valle di Ledro.
E curiosamente a giugno la valle di Ledro ospiterà i Campionati italiani di Canoa Marathon in vista degli Europei: insomma su questo lago dalla gara breve del Fondo alla più lunga della Canoa il passo è breve. Il sogno è di veder nuovamente un azzurro trionfare. E si sa, Ledro porta bene.