La stagione di Coppa del Mondo per lo sci di fondo si è chiusa in maniera rocambolesca con la Fis che prima ha provato a tenere in piedi la tappa di Quebec City, dopo aver cancellato quelle di Minneapolis e Canmore, salvo poi ritrovarsi senza atleti per il forfait da parte di molte nazioni.
Conscio della situazione in Italia, Federico Pellegrino è stato tra i primi ha scegliere di non presentarsi alla linea di partenza canadese e ha raccontato alla Fisi come ha vissuto questa strana e poco consueta situazione. Ecco le sue parole:
«Sono stati giorni concitati. La situazione è drammatica in Italia e all’estero non si rendono pienamente conto di ciò che stiamo vivendo. Ciò che è successo a noi dello sci di fondo è stato abbastanza incredibile. Nonostante fosse chiara la situazione, la Fis ha insistito nel tranquillizzare e garantire sicurezza a tutte le nazioni per partecipare alle gare conclusive in Canada e Stati Uniti. La nostra federazione ha deciso di prendere parte alla trasferta nonostante tanti dubbi, alla fine è prevalso il senso del dovere. Martedì sono partito per il Canada con il resto dello staff più o meno in coincidenza con l’uscita del nuovo decreto del Presidente del Consiglio che fermava praticamente la nazione, però le cose sono peggiorate ulteriormente e, quando siamo arrivati a destinazione, ci siamo resi conto che anche le altre nazioni avevano i nostri dubbi. Noi abbiamo deciso di tornare in Italia e pure le restanti nazioni ci hanno seguito. Sicuramente la Federazione Internazionale è stata troppo titubante, non si è resa conto, ha voluto aspettare giorno dopo giorno l’evolversi della situazione e alla fine le gare sono state annullate perché praticamente non erano rimasti iscritti. La stagione è conclusa, per quanto riguarda il lato agonistico ho finito al quarto posto nella classifica sprint, nella quale puntavo al podio per il quinto anno di fila. Non nascondo che avrei voluto regalare un sorriso ai nostri connazionali cercando di fare al meglio il mio lavoro, purtroppo non è andata così. Cercherò di dare un supporto agli altri da casa per quanto possibile.»