Battere i nordici: un’impresa che non era mai riuscita a nessuno prima di Federico Pellegrino: il successo del valdostano nella Coppa del Mondo sprint è infatti il primo di un atleta “non scandinavo”.
Ecco le prime parole del fresco vincitore della Coppetta di specialità, felice e soddisfatto della stagione trionfale, malgrado l’urlo sia stato smorzato dalla caduta che lo ha relegato al 21° posto. “E’ stata una seconda parte di stagione molto difficile da gestire – spiega Pellegrino – però ho cercato di essere quanto più professionista per rimanere concentrato sia per l’allenamento sia per tutti gli aspetti che circondano la nostra professione. Nonostante la seconda parte di stagione sia stata al di sotto delle attese, è una grande soddisfazione perchè le gare non erano più a mio vantaggio, sono arrivate le prove cittadine in tecnica classica, molto più ostiche per le mie caratteristiche ma alla fine ce l’ho fatta ugualmente. Ho un piccolo rammarico – prosegue il poliziotto di Nus – avrei potuto chiudere con un bel risultato perchè lo sentivo nelle gambe, ho portato a casa un trofeo che nessuno aveva mai conquistato in Italia e strapparla ai nordici è una grande gioia. Non ci avrei creduto ad inizio stagione e invece è successo, significa essere competitivo per tutta una stagione e battere un campione come Northug è molto bello. Una dedica grande va agli sport invernali che quest’anno stanno andando molto bene e questa mia gemma impreziosirà la nostra stagione. L’anno scorso fui terzo, non pensavo che a 25 anni avrei centrato un obiettivo del genere, anche perchè era l’annata più difficile per farlo visto che, senza Mondiali ed Olimpiadi, era l’unico obiettivo degli sprinter. Il mio primo grazie va alla Federazione e alle Fiamme Oro, ma voglio ricordare anche il ruolo fondamentale che hanno la mia famiglia e la mia fidanzata Greta Laurent“.