PELLEGRINO, A PLANICA IL POKER E’ SERVITO

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Federico Pellegrino

Come ha gridato il telecronista RAI sul rettilineo finale “Federico Pellegrino è il più forte in assoluto e ce lo sta dicendo proprio adesso” e sul finire di questa frase l’atleta valdostano stava tagliando il traguardo con le braccia alzate al cielo. Il pettorale da leader della competizione è stato difeso, e questa per lui è stata la settimana vittoria in una gara di Coppa del Mondo, e la quarta vittoria stagionale in uno sprint in libera. La strada è ancora lunga per arrivare al titolo, ma i presupposti ci sono tutti, e fatti i dovuti scongiuri, Federico in questo momento sembra davvero inarrestabile.

Ma veniamo alla cronaca di una gara dominata da cima a fondo dall’atleta azzurro, che ha chiuso con un tempo di 2′:15” una prestazione maiuscola, dove Federico Pellegrino ha spinto come un forsennato dall’inizio fino alla fine della gara sprint di Coppa del Mondo in quel di Planica.

Dalla Val d’Aosta di Federico bisogna solo “scavalcare” le Alpi per completare il podio, al secondo e al terzo posto troviamo infatti due “cugini” transalpini: Baptiste Gros secondo a circa un seconda dall’italiano e Richard Jouve, terzo ma felicissimo per aver centrato il primo podio della sua carriera. Ai piedi del podio c’è un altro francese, Renaud Jay, quinto il russo Gleb Retuvyjh e sesto il tedesco Sebastian Eisenlauer.

PELLEGRINO SETTIMO NELLA SPRINT DI RUKA - Rivista SciFondo
Federico Pellegrino