NEPRYAEVA REGINA DEL TOUR DE SKI.

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Quest’oggi si è concluso il Tour de ski 2022, con la celeberrima Final Climb sulle piste dell’alpe del Cermis. Weng vince la tappa mentre Nepryaeva trionfa nella classifica generale.

Dopo aver vinto le edizioni 2017 e 2018 oggi la norvegese Heidi Weng, con un gap notevole di 1’12” prima del via, non ha potuto fare altro che attaccare, e così è stato. Ha vinto la gara di giornata, l’incredibile Final Climb sull’Alpe Cermis in Val di Fiemme, aggredendo la salita con una grinta unica. Dietro ha tentato l’impossibile Ebba Andersson, prima nella Final Climb 2021, e dietro in quarta posizione Natalia Nepryaeva. La russa ha controllato la situazione ed è arrivata quarta con 21”12, un margine sufficiente per vincere il suo primo Tour de Ski, prima russa della storia.

La statunitense Diggins e la svedese Hangstroem si fanno vedere nei primi momenti di gara ma all’imbocco della salita a Masi la norvegese Weng assieme ad Andersson e Parmakoski tentano l’allungo e si staccano dal resto del gruppo. Man mano che la pendenza aumenta, Andersson e Weng decidono di aumentare il ritmo lasciando alle loro spalle dal finlandese Parmakoski, Nepryaeva segue a qualche metro. Al km 9.2 le due al comando registrano un vantaggio di 18”, che pare aumentare metro dopo metro, da Nepryaeva, Parmakoski, Laukli e Claudel. Quando il duo di testa si avvicina al traguardo, Weng decide di attaccare la Andersson, chiudendo in prima posizione in 35’41”2. Con una rimonta incredibile nell’ultimo tratto si guadagna la terza posizione la francese Claudel.

Migliore delle azzurre è Caterina Ganz, 24a all’arrivo. La moenese può tornare a casa soddisfatta con un bel 20° posto in classifica generale. 36° posto per Lucia Scardoni e 39° per Cristina Pittin.

Belle le parole finali di Natalia Nepryaeva: –Ai Mondiali di skiroll ero molto arrabbiata perché gli skiroll si sono rotti, io amo molto il Cermis, ma non abbastanza da fare la gara amatoriale come Alexander (Legkov, vincitore oggi della sua terza Rampa con i Campioni – ndr)-. Poi si ricompone e racconta: -Ero molto preoccupata prima di questa gara, non sapevo cosa aspettarmi e non avevo idea di come avrebbe risposto il mio fisico all’ennesima fatica. Mi sono sentita bene, per fortuna, e sono felice che quest’anno io sia riuscita a rimanere concentrata e tenere un po’ di energie per il finale. Ho provato a tenere il passo, vedevo le prime poco avanti a me. In fondo alla salita ho preso quei 15-20 secondi che ho provato a non far aumentare tenendo un ritmo costante. Il momento più difficile è stato quando ho provato a superare Krista (Parmakoski, ndr) e ho dovuto rallentare. Non ero certa della vittoria finché non sono arrivata a 600 metri dal traguardo, quando mi sono accorta che il distacco era ancora sufficiente, mi bastava stringere ancora un po’ i denti e sarebbe andato tutto bene!-