Giorgio Di Centa ha voluto festeggiare il decennale della sua medaglia olimpica nella 50 km di Torino 2006 sull’Alpe di Trento, nella seconda edizione della Viote Monte Bondone Nordic Ski Marathon, organizzata dall’Asd Charly Gaul Internazionale e dall’APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi in collaborazione con il Comune di Trento, ASIS e la Scuola Italiana Sci Fondo Viote e valida come prova del circuito Gran Fondo Master Tour. E lo ha fatto nel suo stile, ovvero vincendo con autorità e determinazione la gara a tecnica libera ridotta dai 30 km previsti agli 11 km a causa della fitta nevicata, infliggendo distacchi importanti ai suoi avversari di giornata. Il carabiniere friulano di Paluzza ha infatti chiuso la sua prova, su un tracciato faticoso seppur breve per la neve fresca, con il tempo di 34’10”, staccando di 2’18” il fiemmese del Team Futura Loris Frasnelli che ha avuto la meglio allo sprint sul comasco del Centro Sportivo Esercito Simone Paredi.
Ma Di Centa non era l’unico olimpionico in gara sul Monte Bondone, perché ha deciso di rimettere gli sci ai piedi anche il fassano Cristian Zorzi, con un allenamento decisamente inferiore rispetto a Di Centa visto che ha abbandonato l’attività agonistica da qualche stagione. Entrambi hanno dunque deciso di non partecipare ai festeggiamenti del decennale a Torino per stare in mezzo alla gente che li ha sostenuti per tanti anni, soprattutto il 19 febbraio 2006, quando vinsero la staffetta olimpica assieme a Fulvio Valbusa e a Pietro Piller Cottrer. Zorzi ha chiuso con una più che onorevole prestazione che lo ha posizionato ottavo nella graduatoria finale, a 4’42”.
In campo femminile, dopo la vittoria nella prima tappa a tecnica classica, l’ucraina del Team Futura Valentina Shevchenko si è ripetuta anche nella sfida a skating, chiudendo la sua prova con il tempo di 40’11” e staccando di 2’36” la seconda classificata Jael Compagnoni, quindi in terza posizione la trentina di Fiavè Giulia Gosetti ad oltre 5 minuti.
Un unico padrone dunque alla Bondone Ski Marathon skating, ovvero Giorgio Di Centa che non si è certo risparmiato. Partito subito in gran carriera ha iniziato a dettare il ritmo sin dal primo chilometro andandosene in solitaria e staccando i primi compagni di avventura. A metà gara aveva già un minuto sulla coppia formata da Loris Frasnelli e Simone Paredi, quindi leggermente staccato un terzetto composto da Giovanni Gerbotto, il campione mondiale di skiroll Emanuele Becchis e il bergamasco dello Sci club Leffe Pietro Mosconi, mentre subito dietro si era formata una coppia con il giovane valtellinese Alex Andreola e il trentino Cristian Zorzi.Nei chilometri conclusivi non è cambiato nulla, con Di Centa che ha mostrato tutta l’eleganza del suo gesto tecnico e la grande determinazione, non risparmiandosi neppure sul rettilineo d’arrivo, chiudendo con il tempo di 34’10”. Dietro sprint al fotofinish fra Frasnelli e Paredi, giunti nell’ordine a 2’18”, mentre Pietro Mosconi da metà gara in poi è riuscito a staccare gli avversari e a chiudere in solitaria con 3’04” di ritardo dal vincitore, mentre lo sprint per il quinto posto è stato appannaggio del piemontese Giovanni Gerbotto sul corregionale Emanuele Becchis. Arrivati in contemporanea ma senza sprint Alex Andreola e Cristian Zorzi, giunti nell’ordine (settimo e ottavo).
Un successo organizzativo dunque per la seconda Viote Monte Bondone Nordic Ski Marathon, nonostante per il secondo anno il meteo non sia stato clemente, ma la presenza dei campioni olimpici Zorzi e Di Centa, e altresì di una starting list di assoluto livello in entrambe le giornate, hanno dato lustro all’evento sull’Alpe di Trento, che candida a ritagliarsi un posto fisso nei prossimi calendari internazionali delle gran fondo.