Dopo aver assegnato i primi titoli nella staffetta mista (l’Italia, bronzo olimpico a Sochi, ha chiuso in settima posizione), ai Mondiali di biathlon di Kontiolahti è tempo di pensare alle prime gare individuali. Domani è la volta delle sprint (uomini alle ore 13 italiane, donne alle ore 16.30) alla quale prenderanno parte Lukas Hofer, Dominik Windisch, Christian De Lorenzi e Thomas Bormolini fra gli uomini e Dorothea Wierer, Karin Oberhofer, Nicole Gontier e Lisa Vittozzi fra le donne. Di seguito le dichiarazioni degli azzurri alla vigilia raccolte dall’ufficio stampa della Fisi.
Lukas Hofer: “Quest’anno ho avuto difficoltà ad allenarmi con continuità. Una volta un’infiammazione alla spalla, poi mi sono allenato, adesso finalmente mi sento bene. Questo è il momento della stagione, ho puntato tutta la preparazione sui Mondiali, per cui sono pronto a dare il meglio. La staffetta di giovedì mi è servita per riassporare il clima di gara, era da qualche settimana che ci stavamo solamente allenando, anche se più che una gara di biathlon è stata quasi una gara di nuoto… La pista mi piace, la neve è difficile per tutti, il mio favorito qui per la sprint è Johannes Boe”.
Christian De Lorenzi: “Sono al nono Mondiale, lo affronto conoscendo le mie potenzialità attuali che non sono più quelle di un tempo ma ho ancora l’entusiasmo per mettermi alla prova e al servizio del gruppo. Nelle sprint quest’anno ho avuto qualche difficoltà, il livello generale è molto alto e io in questo momento faccio fatica a raggiungerlo, spero di trovare il guizzo giusto nel momento più importante della stagione”.
Thomas Bormolini: “Sono partito forte in Coppa del mondo a Oestersund con un diciannovesimo posto nell’individuale dove francamente non mi aspattavo di andare così, anche perchè era la mia prima esperienza in Coppa del mondo. Strada facendo ho affrontato ogni gara con l’umiltà di chi sa che deve fare molta esperienza a questi livelli. Il Mondiale è un’opportuità ulteriore per confrontarmi con i più grandi specialisti del circuito, la sprint è una gara dove occorre lucidità, spero di avere la prontezza per cogliere l’occasione giusta”.
Dominik Windisch: “Nella staffetta mista abbiamo subito capito quanto duro sia un Mondiale, quest’anno nelle sprint di Coppa del mondo mi sono trovato abbastanza bene, però non puoi permetterti di sbagliare perchè in questo format lo paghi. Il mio livello medio si è alzato, però i miei veri obiettivi non sono stati ancora raggiunti. Punto a cogliere un risultato importante, anche perchè la mia condizione attuale è buona”.
Dorothea Wierer: “Spero che la neve sia un po’ più dura rispetto alla staffetta, altrimenti farò molta fatica. Se fossi stata nei panni degli organizzatori, avrei usato il sale, ma hanno deciso diversamente e mi dovrò adeguare… La sprint mi ha regalato grandi soddisfazioni in questa stagione, sarà una gara aperta come sempre a qualsiasi risultato”.
Karin Oberhofer: “Siamo arrivati all’appuntamento più importante dell’anno con una buona fiducia, finora è stata una stagione che ci ha regalato belle soddisfazioni, continuiamo a mantenere un profilo positivo per centrare l’obiettivo. La staffetta è semrpe una gara particolare per tanti motivi, adesso vediamo con le gare individuali cosa succederà”.
Nicole Gontier: “Le sprint quest’anno di Coppa del mondo mi hanno regalato la prima prima grande gioia in carriera col podio a Oberhof ma allo stesso tempo qualche risultato deludenti come a Oslo e Ruhpolding. Giovedì ho fatto il tifo per i miei compagni, ho visto che è stata una gara molto dura anche se hanno messo tanta grinta, sappiamo che già da domani faremo altrettanta fatica. La neve molle renderà ancora più impegnativa una pista che presenta delle salite troppo ripide che a me non piacciono eccessivamente”.
Lisa Vittozzi: “Questo è il mio primo Mondiale, arrivo dai Mondiali di Minsk abbastanza positivi, dove forse mi aspettavo qualcosa in più in termini di piazzamenti, però questa è stata una stagione molto importante per me perchè ho avuto la possibilità di gareggiare ai massimi livelli e ho imparato molto. La sprint è la mia distanza preferita, servirà precisione al poligono e una bella prestazione sugli sci. Comunque vada a finire sarà per me un’esperienza utilissima”.