MARCIALONGA STORY: GRANDE FESTA AL REVIVAL STORICO

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Nella gara che celebra storia della Marcialonga hanno sfilato tanti ex campioni del fondo, ma non solo. Nel pomeriggio ribaltamento generazionale con Minimarcialonga, Marcialonga Young più la Marcialonga Stars.

La sfilata vintage dell’ottava Marcialonga Story non ha tradito le attese dei 300 pettorali al via, esauriti con largo anticipo come avviene per praticamente tutti gli eventi targati Marcialonga. Tanto divertimento dentro e fuori la pista anche grazie ai numerosi campioni del passato al via.

La story della gara

L’evento collaterale della Marcialonga di Fiemme e Fassa ha festeggiato in particolare il russo Anton Zaikov che ha chiuso davanti a Matteo Giovanelli e Angelo Andreola, ma per una volta i posizionamenti di classifica non contavano e tutti si sono potuti agghindare con i propri abiti del passato e sci d’epoca. La Marcialonga Story è partita dal Centro del Fondo di Lago di Tesero per raggiungere il centro di Predazzo dopo 11 km, venendo accolta dall’abbraccio caloroso del pubblico, con ogni concorrente a doversi dotare di sci antecedenti il 1976, attacchi da 75mm di larghezza, scarpe e bastoncini adeguati a tali sci, ed abbigliamento corrispondente al periodo storico. Numerosi i partecipanti provenienti dall’estero ad aver aderito all’iniziativa, in particolare russi e altre nazionali quali Norvegia, Polonia, Svezia, Svizzera, Germania a rispondere affettuosamente all’invito di Marcialonga prima, magari, di dedicarsi alla ski-marathon.

Marcialonga scudettata e medagliata

Quest’anno la Marcialonga Story era anche “scudettata” vista la presenza di Domenico Volpati, ora residente a Cavalese ed ex mediano dello storico scudetto dell’Hellas Verona nel 1984-85, l’ultimo successo di una provinciale in serie A. Ma non sono mancati le grandi glorie dello sci di fondo con l’ex campione olimpico e mondiale Marco Albarello a gareggiare con sci degli anni ’20, appartenenti allo zio che partecipò a 10 edizioni della Marcialonga e a quattro Vasaloppet: «Adoro questo pubblico che viene sempre alle iniziative collaterali e soprattutto alla gara domenicale. Sono sempre contento di tornare qui perché vengo accolto come fossi uno di queste valli. Marcialonga è un prodotto fantastico conosciuto in tutto il mondo. Domani farò il commento tecnico di Marcialonga, speriamo di essere utile alla causa di Sky che crede in questo sport». E sul gradino più basso del podio è giunto Andreola, ex compagno di squadra proprio di Albarello, che ora gli finisce davanti: «Ho un cappello firmato Marcialonga del 1975-1976, mentre gli sci sono del 1974, i primi che usavamo. Bello tenerli e proseguire la tradizione, ma oggi ho sbagliato sciolina!»

Al via anche la fondista bronzo olimpico Antonella Confortola e il marito Jonathan Wyatt, uno degli atleti più titolati di sempre nella corsa in montagna, “bruciato” dalla moglie sulla finish line di Predazzo: «Ho dato troppo all’inizio! Questo è un evento unico, non ce lo perdiamo mai».

Nel pomeriggio a Lago di Tesero la Marcialonga Stars con l’Ambassador Trentino Marco Melandri, oltre agli eventi per i giovanissimi.