LA VAL DI FIEMME RACCONTATA DAL FIS RACE DIRECTOR PIERRE MIGNEREY

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Gennaio è il mese nel quale la valle trentina ruba la scena sul palcoscenico dello sci nordico. Dal 3 al 5 gennaio la finalissima del Tour de Ski per la Coppa del Mondo dello sci di fondo, seguita dalle Coppe del Mondo di Salto Speciale e Combinata Nordica. Senza dimenticare l’appuntamento del 26 gennaio con la mitica Marcialonga. Il Cross-Country FIS race director Pierre Mignerey ha raccontato le sue impressioni sulla macchina fiemmese di Coppa del Mondo.

La Val di Fiemme domani celebrerà la tappa numero 100 del Tour de Ski con la mass start di 10 e 15 km, quindi sabato ci sarà la nuova gara sprint e domenica la Final Climb nell’inedita versione mass start, senza dimenticare il decennale della “Rampa con i Campioni”.

Parola al race director FIS

Il FIS race director Pierre Mignerey ha raccontato le proprie impressioni sul nuovo format dei tre giorni in Val di Fiemme: «Sarà interessante, dalla sprint in fase così avanzata del Tour alla nuova mass start della Final Climb del Cermis, una nuova sfida dove mostreremo chi sarà il vincitore del giorno, ma sugli schermi in tempo reale si conoscerà il leader e quindi il vincitore del Tour de Ski. Credo sarà un valore aggiunto».

La Val di Fiemme è l’unica località ad aver ospitato tutte le edizioni del Tour de Ski, e non è più soltanto “una tappa”: «La Final Climb del Cermis è ormai parte del “brand” del circuito. Ovviamente è dovuto anche al fatto che quella della Val di Fiemme è da sempre un’organizzazione solida, tanto nel Tour quanto nelle Coppe del Mondo di Salto Speciale e Combinata Nordica. È un posto “sicuro” in termini di qualità dell’organizzazione, il team è accogliente e tutti sono sempre contenti di andare in Val di Fiemme», prosegue Mignerey.

Il Tour de Ski è un ottimo laboratorio per testare nuovi format ma… «dovrebbe restare fedele all’essenza dello sci di fondo: l’idea originale era quella di radunare tutti i migliori atleti, quelli forti in tutti i format di gara esistenti. Gli atleti scandinavi, ad esempio, sono molto “conservatori”, e storcono il naso quando notano che il programma del Tour de Ski è troppo diverso da quello cui sono abituati. Dunque: sì all’innovazione, ma restiamo in contatto con l’essenza della disciplina».

Enzo Macor racconta il Centro del Fondo di Lago di Tesero

Il fulcro delle sfide fiemmesi sarà come sempre il Centro del Fondo di Lago di Tesero, scenario “mondiale” e nel 2026 anche olimpico. Ma perché la pista della Val di Fiemme è considerata una delle più difficili del Tour de Ski e del calendario di Coppa del Mondo? Ce lo racconta il direttore di gara Enzo Macor: «Viene considerata complessa perché strutturata in maniera tale che abbia delle salite difficili al limite della pendenza a “spina di pesce”, ma anche delle discese in cui devi continuamente “lavorare”, sono tendenzialmente tutte o con delle curve in mezzo o con delle curve abbastanza lunghe da non permettere di riposare».

Quindi un atleta non allenta mai la tensione nervosa? «Solo in alcune frazioni, specialmente all’interno dello Stadio, l’unica zona che ti permette di usare la ‘scivolata spinta’ per qualche tratto, il resto è tutto classico e discesa».

Asperità talmente complesse da avere un nome, riferendosi a proprietari dei fondi, a delle zone morfologiche del terreno o ad ex campioni: «Come la salita della “Valena” – prosegue Macor – che prima dei Mondiali 2013 era una piccola vallettina che saliva ai prati superiori, e da lì il nome è rimasto, le altre come la “Zorzi” portano i nomi dei proprietari, mentre l’unica che ha un certo tipo di storia è la “Brink”, che ricorda quando nel 2003 Jörgen Brink ebbe una crisi incredibile su quella salita, che poi ne prese il nome».

Tutte le sfide fiemmesi verranno trasmesse da Eurosport e Rai Sport, oltreché dalle principali emittenti televisive internazionali di tutto il mondo.

La prossima settimana toccherà invece a Salto Speciale e Combinata Nordica. Ieri la neve del trampolino HS 135 è scivolata a valle sul sottofondo ghiacciato. Così le gare, con autorizzazione ovviamente della FIS e nello specifico di Walter Hofer (salto) e Lasse Ottesen (combinata), si svolgeranno sul trampolino HS 106 che era stato completato da tempo. Mentre domenica 26 gennaio le valli di Fiemme e Fassa saranno attraversate da campioni Visma Ski Classics e appassionati per la mitica Marcialonga.