LA TERZA VIA

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Questioni di fondo

La terza via

Arrendetevi, siete circondati. Uscite con le braccia alzate e solo con la scivolata spinta. Al solo accenno di passo alternato, apriremo il fuoco!

FMO151205-1402 copiaUn esercizio di fantasia in giorni di ritiro spiritual-allenante: mentre giro per l’anello di fondo, mi guardo in giro e vedo essere strani che sciano spingendo forsennatamente di braccia. Ogni tanto mi fermo e faccio qualche pensiero. La scena del nemico circondato è una parodia dell’attuale situazione tecnica del “classico” nella sua massima espressione che dovrebbe risiedere nelle gare di Coppa del Mondo. A memoria ricordo lo scorso inverno Poltoranin, probabilmente il Giorgio Armani della tecnica classica, vincere e dominare la 10 chilometri di Dobbiaco e stesso copione pusterese anche in questo sparagnino inverno con il successo del barbuto Sundby. Cos’hanno in comune le due prestazioni? Entrambi hanno scelto di gareggiare senza sciolina di tenuta, e vincere con la sola imposizione della spinta di braccia.

Un’altra occasione perché i puristi del classico possano gridare alla impudicizia dei due infedeli . “Così è la morte del fondo” ho sentito dire, non sapendo che il fondo sta morendo per altre ragioni.

Ragazzi, facciamola breve: se il nemico non lo puoi sconfiggere, allora alleati a lui. Si fanno le gare per arrivare primi, non per esercizio di stile.

Pare che in FIS ne stia parlando in commissione ipotizzando vincoli alle piste, obbligando i tracciatori ad omologare tracciati con salite al di sopra di determinate pendenze, non sapendo che i malfattori della scivolata spinta si alleneranno anche per superare quelle. Qualcuno ha suggerito una inversione a U collocata ai piedi delle salite che obbligherebbe i concorrenti ad una ripartenza da fermo: senza l’abbrivio della “rincorsa” si riduce l’efficacia della spinta. E siccome tutti dicono la propria, mi ci metto anch’io: sciolinatura obbligatoria, magari con un brand monomarca, come in F1 o MotoGp, ma questa è un’altra storia.

Il vero tema è che ci troviamo di fronte ad un terzo stile. Potete trovare i vincoli normativi che volete, ma il progresso non si ferma e le “maratone nordiche” hanno ancora una volta guidato la rivoluzione. Dopo aver traghettato la titolarità del passo pattinato (Pauli Siitonen lo inventò perché nelle granfondo la sciolina si consumava dopo la prima metà di gara) ora le skimarathon impongono un terzo stile: la scivolata spinta.

Arrendetevi, siete circondati! Trovatele un nome appropriato ma sappiate che da qui non si torna più indietro.

Ho visto fondisti amatoriali di 50 anni o forse più fare decine di ripetute di sole braccia, sfondarsi di Ercolina, avventurarsi nel magico mondo della core stability, mostrare addominali scolpiti da ore e ore di skiroll in salita, analizzare passo per passo gli articoli di Marco Selle. Ho visto cose che voi fondisti non potete immaginare: forse di voi “classici” se ne dovrà occupare il WWF, in quanto razza in via di estinzione.

Carlo Brena

FMO151205-1536 copia