INTERVISTA DOPPIA ALLA COPPIA DEBERTOLIS-NOECKLER

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Un mese soltanto alla sfida epica dello sci di fondo, il 5 e 6 gennaio il Tour de Ski si concluderà in Val di Fiemme, e la Final Climb della pista Olimpia III determinerà i migliori ad affrontare le massacranti e ravvicinate sette tappe con arrivo sull’Alpe Cermis. Tra i partecipanti anche due tra i migliori atleti della nazionale azzurra, coppia anche nella vita, si tratta della primierotta Ilaria Debertolis e dell’altoatesino Dietmar Noeckler. 

Ilaria esordì in Coppa del Mondo nel dicembre 2011, nello stesso mese prese parte alla prima tappa del Tour de Ski, e vanta come miglior risultato un quinto posto nella team sprint ai Mondiali del 2013 proprio in Val di Fiemme. Dietmar è invece originario di Brunico, e storicamente compagno di squadra di Federico Pellegrino nelle team sprint, con il quale conquistò due medaglie mondiali (argento nella sprint a squadre di Lahti 2017 e bronzo nella sprint a squadre di Falun 2015).

Ilaria, quando hai cominciato a sciare? «Quand’ero piccolina, grazie al papà e alla famiglia dove tutti sono un po’ sportivi. Papà faceva l’allenatore e mi ha portato sugli sci, ma mai obbligato, ha iniziato a piacermi ed è diventato tutto naturale». Un papà determinante nella carriera dei figli anche nel caso di Noeckler: «Ricordo che da piccolo mio papà mi portava ogni tanto a sciare, invece con le gare ho iniziato un po’ dopo. La passione per lo sport in generale l’ho sicuramente ereditata da mio padre».

Dallo start all’arrivo in nazionale il passo è breve. Un cammino non privo di asperità per Ilaria Debertolis: «Non sappiamo neanche noi come mai a livello femminile fatichiamo ad ottenere risultati nel fondo. Secondo me la differenza è fisica e non tecnica, ci alleniamo tantissimo, ma evidentemente non basta muscolarmente». Anche per Noeckler l’avvio non è stato facile: «Ho passato le varie categorie giovanili con risultati non buonissimi. Da junior ho iniziato a raccogliere buoni risultati e questo mi ha permesso di far parte della squadra nazionale junior. Negli anni successivi sono sempre stato inserito in squadra, prima in B e poi in squadra A”. Quanti Tour de Ski? Partendo da Ilaria: «Non ricordo! Tanti comunque…» Dietmar? «Se non sbaglio ho partecipato a 7 Tour de Ski. Il miglior piazzamento finale raggiunto è il 21° posto nel 2015».

Ed ora chiediamo ai due atleti le emozioni che le tappe fiemmesi del Tour de Ski suscitano, a cominciare da Ilaria: «Il Tour de Ski è stato da sempre una delle mie gare preferite, anche perché sono un’atleta che più si allena e meglio sta fisicamente. La salita del Cermis è sempre stata durissima ma è la più bella della mia vita sportiva, la gente e le emozioni che regala sono uniche. Lo scorso anno non ho potuto partecipare per motivi di salute, mentre quest’anno mi prometto di tornare ai miei livelli. Fui 13.a sulla salita due anni fa e voglio migliorare partendo da lì». Secondo Noeckler invece… «La Mass Start in Val di Fiemme è la mia gara preferita del Tour de Ski. In quella gara sono riuscito ad entrare per la prima volta nella mia carriera nei primi 10. Le piste del centro fondo di Lago di Tesero per me sono tra le più belle nel circuito di Coppa del Mondo. La salita verso l’Alpe Cermis è un tipo di gara non tanto congeniale a me. Faccio molta fatica in salita ripida a skating, ma con l’aiuto del numeroso pubblico che c’è sempre lungo la pista sono riuscito ad arrivare al traguardo varie volte». Ilaria, qual è la pista più bella e quella più brutta di Coppa del Mondo? «La Val di Fiemme è la più bella e più dura, invece quella che gradisco meno – che sembrerà assurdo perché è dove ho fatto la mia gara migliore – è Davos, una pista un po’ particolare che non è facile decifrare». Dietmar? «La pista utilizzata per la 50 km ai Mondiali in Val di Fiemme nel 2013 secondo me è la più bella che c’è in Coppa del Mondo. La pista di Planica e quella di Davos invece sono quelle che mi piacciono di meno». Aspettative stagionali? «Mi aspetto di essere tra le prime 30 al termine della stagione, quello che viene in più tanto di guadagnato. Magari questo potrebbe essere l’anno giusto per l’Italia, anche le russe per molti anni hanno fatto fatica» – racconta Ilaria, mentre Dietmar punta a… «tornare ad un buon livello. Ho lavorato tanto e sono molto fiducioso. Affronterò tutte le gare al massimo e poi andando avanti in stagione, in base ai risultati, si vedrà a cosa puntare».

Le “coppie del fondo”, Ilaria Debertolis e Dietmar Noeckler e Federico Pellegrino con Greta Laurent, sono molto legate tra loro: «Abbiamo un bellissimo rapporto, siamo molto amici e andiamo spesso in vacanza assieme, ci troviamo bene sia come coppie sportive che di vita».

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