COSA RIMANE DELLA POLVERE MAGICA DELL’ENGADINA

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Una ricerca condotta dall’Istituto federale di ricerca e prova dei materiali (EMPA) ha rilevato concentrazioni significative di sostanze polifluoroalchiliche (PFAS) nella neve della Maratona engadinese 2025. Nonostante il divieto della Federazione Internazionale Sci (FIS) in vigore dalla stagione 2023/2024, molti atleti, in particolare quelli amatoriali, hanno utilizzato scioline contenenti queste sostanze, sollevando preoccupazioni per l’impatto ambientale e la salute.

L’analisi dell’EMPA ha evidenziato la presenza di valori “elevati” di PFAS nella neve prelevata lungo il percorso della Maratona. Le concentrazioni maggiori sono state registrate sulla linea di partenza, situata sul Lago di Sils, a Maloja. Questo dato è stato attribuito al massiccio impiego di scioline appena applicate da parte degli oltre 12.000 partecipanti che hanno preso il via. I valori rilevati tendevano a diminuire dopo i primi due chilometri, a causa della rapida abrasione dello strato di sciolina fluorurata dagli sci.

La Federazione Internazionale Sci (FIS) ha introdotto il divieto di utilizzare cere fluorurate, che contengono PFAS, a partire dalla stagione 2023/2024. Nonostante tale norma, le analisi dell’EMPA hanno dimostrato che l’uso di queste sostanze è ancora diffuso tra gli sciatori amatoriali. Un fattore che contribuisce a questa persistenza è che i vecchi pacchetti di sciolina (spesso contenenti PFAS) possono durare per anni. In contrasto, i test effettuati sugli sci dei dieci atleti professionisti più veloci non hanno rilevato alcuna traccia di PFAS.

La presenza di PFAS nella neve è considerata preoccupante dai ricercatori perché il PFAS è una sostanza non degradabile che inquina l’ambiente. Con lo scioglimento primaverile, queste “sostanze chimiche eterne” finiscono nelle acque e nel terreno, dove possono accumularsi negli organismi acquatici e nei pesci. Campioni di terreno prelevati nelle stesse aree hanno mostrato una contaminazione significativa. Gli esperti avvertono che tali concentrazioni potrebbero portare all’accumulo di PFAS nella carne dei bovini che pascolano nella zona, con il rischio di superare i limiti consentiti. Le PFAS sono associate a potenziali effetti negativi sulla salute, tra cui danni agli organi e aumento del rischio di cancro. I ricercatori consigliano agli sciatori di fondo di acquistare nuove scioline prive di fluoro per mitigare l’ulteriore contaminazione.

fonte: RSI.ch