Justine Braisaz-Bouchet vince la mass start olimpica di Pechino 2022 davanti al duo norvegese Eckhoff-Roeiseland.
L’ultima gara femminile di questa olimpiade se la porta a casa Justine Braisaz-Bouchet. Sull’anello di Zhangjiakou, la francese vince nettamente una gara funestata dal vento e dalle condizioni climatiche al limite con temperature abbondantemente sotto i -10 gradi con il tempo di 40’18″0 con 4 errori. Braisaz-Bouchet ha sfruttato gli errori delle due norvegesi per mettersi in testa dopo il terzo poligono. Dopo un’azione importante nel quarto giro ha trovato una finestra al poligono favorevole nel quale commette solo un errore ed esce in testa con margine.
Alle sue spalle, le due norvegesi Tiril Eckhoff, velocissima sugli sci ma in difficoltà al tiro. Discorso simile anche per la connazionale Marte Roeiseland, staccata dalla compagna nell’ultimo giro, che ha conquistato la sua quinta medaglia in questa edizione delle Olimpiadi. Appena fuori dal podio, medaglia di legno quindi, per la ceca Marketa Davidova.
Ventiduesima posizione per Dorothea Wierer. La finanziera altoatesina è arrivata al traguardo con un ritardo di 3’23″0, terminando con 8 errori, due per ogni poligono.
– È stata un’Olimpiade molto faticosa, molto impegnativa dalla neve lenta alle temperature e al vento. Abbiamo visto tante ragazze che hanno fatto fatica, non era semplice da gestire e siamo state anche fortunate a trovare delle gare con meno vento di quanto ci aspettassimo. Sono contenta della medaglia, però diciamo che è stata molto molto dura qua a pechino. È andata bene, peccato per oggi che ho fatto troppi errori al poligono anche sa in pista mi sentivo bene ma due errori ad ogni poligono sono semplicemente troppi, però può capitare. È’ stato un continuo rincorrere, non era impossibile ma come detto si sentiva la stanchezza. Sono soddisfatta con la medaglia, non era facile perché c’erano molte aspettative però ho fatto delle buone gare a parte oggi. È stato il coronamento di una bellissima carriera, tutti mi chiedevano di questa medaglia individuale e ci ho veramente messo tuta me stessa ed è andata alla grande, più di così non potevo fare. Il momento più difficile è stata la staffetta mista perché ho patito tantissimo vento e freddo, non ero pronta mentalmente a queste condizioni in più la pista era difficilissima con moltissimo ghiaccio, quello è stati un inizio traumatico. Il livello è stato altissimo, con tante atlete che possono giocarsi il podio e la differenza più grossa era sui materiali che ovviamente ti davano una spinta in più. Noi eravamo nella media ma le gare si fanno molto sul poligono dove alcuni giorni abbiam lavorato benissimo, mentre altri siamo andati meno bene ma fa parte dello sport di alto livello. Il sogno di ogni atleta è quello di fare l’Olimpiade a casa, ma bisogna essere realisti non so se ci arriverò. Abbiamo ancora tre settimane di coppa del mondo in cui posso giocarmi la coppa di specialità nella mass start e vorrei ancora confermarmi nelle posizioni di vertice della classifica generale, poi a fine stagione a bocce ferme ci penserò –
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