Con una longevità da fare invidia (ben 48 edizioni!), il Grand Prix Lattebusche si conferma il fiore all’occhiello dello sci giovanile veneto. Rilanciato nella sede della storica azienda di Belluno, il circuito per Baby e Cuccioli promette una stagione ricca di sfide, grazie a un legame indissolubile con il territorio e alla spinta, ambiziosa e contagiosa, verso il palcoscenico dell’European Week of Winter Sport.
Qualcuno lo chiama circuito giovanile, altri una tradizione, ma il Grand Prix Lattebusche è, senza mezzi termini, una vera e propria istituzione in Italia. Nato mezzo secolo fa dall’intuizione di Ivano Giopp, il circuito di sci alpino e sci di fondo è giunto alla sua 48ª edizione. La presentazione della stagione 2025-2026 si è tenuta sabato 29 novembre 2025, nella sede di Lattebusche a Belluno, confermando quel legame fortissimo tra l’evento sportivo e l’azienda, che da oltre settant’anni è un punto di riferimento nel Bellunese e in Veneto.
La manifestazione, definita dal vice presidente nazionale FISI, Stefano Longo, come un “esempio virtuoso”, continua ad essere una palestra fondamentale per le giovani generazioni, introducendo all’agonismo gli atleti delle categorie Baby (Under 10) e Cuccioli (Under 12).
La forza dei piccoli, i motori del movimento
Matteo Bortoli, responsabile marketing di Lattebusche, ha ribadito l’onore e l’impegno dell’azienda nel supportare una manifestazione così legata al territorio e alla crescita dei giovani, sottolineando il valore formativo del circuito.
Ma chi fa girare davvero la macchina? Secondo il presidente di FISI Veneto, Roberto Visentin, la risposta è chiara: “Le società, piccole o grandi che siano, sono il vero motore del nostro movimento”. Un ringraziamento d’obbligo va quindi a tutti gli Sci Club che, con il loro lavoro quotidiano sul territorio, mantengono saldi i valori del Grand Prix in questi 50 anni e permettono al movimento di base di prosperare. La crescita, ha precisato Visentin, è possibile anche grazie al supporto di aziende come Lattebusche, e a breve si attendono annunci di altri sponsor importanti.
32 appuntamenti prima della grande festa finale
Il Grand Prix si prepara a una stagione intensa: «Nella diverse circoscrizioni, ci saranno complessivamente venti gare di qualificazione per lo sci alpino, a partire da inizio gennaio, mentre lo sci di fondo partirà il 20 dicembre e proporrà dodici appuntamenti», ha spiegato Federica Monti, vicepresidente di Fisi Veneto e responsabile del circuito. Dietro questo calendario fitto, c’è, come ha tenuto a precisare, “tanto, tantissimo lavoro” degli Sci Club.
Le Finali, l’apice della stagione, si svolgeranno tra Falcade e la ski area San Pellegrino dal 13 al 15 marzo. La macchina organizzativa della “festa grande” sarà curata da un’inedita sinergia tra club trevigiani: lo Sci club Montebelluna (per il fondo), l’Uoei Treviso e lo Sci club Treviso (per l’alpino).
L’Europa chiama: un modello da esportare
La vera novità ambiziosa di questa edizione è il desiderio, espresso da Cinzia Bonetto (presidente di Uoei Treviso e coordinatrice della sinergia tra club), di inserire il Grand Prix Lattebusche nell’“European Week of Winter Sport”.
Una mossa che dimostra grande autostima: Bonetto crede fermamente che il circuito veneto e il suo movimento non siano solo una gara, ma un vero e proprio “modello di valorizzazione dello sci e del territorio che abbiamo il dovere di esportare”. Dopo 48 anni di successi locali, pare proprio che sia arrivato il momento di far vedere all’Europa come si preparano i piccoli campioni.


