ALESSANDRO PITTIN: RACCONTA IL TRITTICO FIEMMESE

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Coppa del Mondo di Combinata Nordica da giovedì a domenica 14 gennaio in Val di Fiemme (TN): il Comitato Fiemme Ski World Cup subito al lavoro dopo il Tour de Ski. Pittin, unica medaglia olimpica azzurra nella storia della disciplina, racconta le proprie sensazioni

Si tratta ormai di una tradizione per la Val di Fiemme (TN), dopo il Tour de Ski c’è la Coppa del Mondo di combinata nordica, al via sin da giovedì 11 gennaio per concludersi domenica 14 tra lo Stadio del Salto di Predazzo ed il Centro del Fondo di Lago di Tesero, con il comitato Fiemme Ski World Cup subito al lavoro per allestire le strutture di gara. La tappa estone di Otepää non si è potuta disputare, ed alcuni combinatisti hanno deciso di recarsi con anticipo in Val di Fiemme.

Tra loro era presente il nostro azzurro Alessandro Pittin, al Centro del Fondo poco prima delle sfide del Tour de Ski: “A proposito della tappa saltata, da un lato abbiamo evitato un bel viaggio, perché per una sola gara individuale andare in Estonia e tornare sarebbe stato un bello stress. Così abbiamo cambiato un po’ i programmi facendo allenamento in Val di Fiemme, sperando che questi giorni in più ci abbiano permesso di essere ancora più pronti”. Ma dove può arrivare Alessandro Pittin, 11° nella classifica generale di Coppa del Mondo, in Val di Fiemme? “Penso che finire nei primi 10, almeno in una delle due individuali, sarebbe già un buon risultato, perché qua non sono mai riuscito ad esprimermi al meglio. Ovviamente arriviamo da un quinto posto e un secondo posto nelle individuali, quindi proviamo anche qualcosa di più, sperando che la forma sul fondo sia quella buona di inizio stagione”.

Sensazioni confortanti per il carnico anche per quanto riguarda il salto, addirittura migliori dai trampolini che solitamente causavano “problemi”: “Possiamo fare bene, me la sto cavando anche sui trampolini grandi, anzi, spesso riesco a saltare meglio sul trampolino grande che su quello piccolo, quindi potrebbe essere una bella occasione per riuscire a fare un buon risultato in Val di Fiemme. Per passare dal trampolino piccolo a quello grande abbiamo lavorato tanto quest’estate su certi aspetti tecnici che mi hanno sempre limitato negli ultimi anni, soprattutto la fase di spinta e l’uscita dal dente, la prima parte di volo, i primi metri, e quelli sono importantissimi: più il trampolino è grande, più sono importanti quei 20/30 metri appena si esce in volo. Bisogna mantenere alta la velocità, e uno dei miei problemi era che rimanevo un po’ “fermo” e perdevo velocità, quindi ho lavorato tanto quest’estate, sono migliorato e si è visto soprattutto da inizio inverno che le cose stanno cominciando ad andare bene. Un po’ un’inversione di tendenza ma, per adesso, va bene così, mi dà più fiducia”.

Cosa potrà invece fare l’Italia in una Team Sprint priva di Samuel Costa? “Non c’è Samuel, che l’anno scorso stava saltando fortissimo, e sicuramente ci ha dato un grossissimo contributo per il podio, però le Team Sprint sono molto strane come gare, l’anno scorso le due nazioni più forti non hanno schierato i loro “top atleti”.

Chi saranno i favoriti secondo Pittin nelle gare individuali? “Norvegia e Germania su tutti, perché hanno due squadroni: l’hanno dimostrato l’anno scorso e ancora di più quest’anno. Sicuramente sono loro quelli da battere, poi c’è Watabe e anche un paio di austriaci che possono mettersi in mezzo se riescono a saltare forte, ma vedremo, forse questa pista qua non è proprio adattissima a loro perché bella dura, però le altre due nazioni, Norvegia e Germania, saranno là davanti. Rispetto a quello che hanno fatto l’anno scorso i tedeschi, quest’anno sono partiti molto in sordina e non hanno raccolto moltissimo fino adesso, sul fondo non li ho visti molto brillanti. Penso dipenda dalla preparazione”.

Dopo gli appuntamenti fiemmesi, solo una manciata di gare prima delle Olimpiadi di PyeongChang: “Io, da unico italiano medagliato alle Olimpiadi, vorrei cercare di arrivare là al massimo della forma, e quindi spero di mantenere questo livello perché siamo partiti molto bene quest’anno, sul salto c’è ancora qualcosa da aggiustare e migliorare per essere più continui e più stabili. Poi vedremo, non sono mai stato in Corea, per questo motivo non so come siano i trampolini. Da qui alle Olimpiadi non ci sono tante gare e nel mese di gennaio non prevedo di saltarne, visto che è già saltata la prima tappa e non credo abbia molto senso saltarne altre, anche perché adesso abbiamo fatto quasi un mese di pausa. Probabilmente non ci saremo all’ultima tappa prima delle Olimpiadi, che si terrà in Giappone, sia per avere la possibilità di fare un raduno pre-olimpico, sia perché diventa un viaggio in più abbastanza importante”.

Un commento infine sulla combinata femminile, un tassello che fatica ancora a prendere piede all’interno della disciplina: “Lo sviluppo del movimento, per adesso, è ancora molto lento: sono appena partite, bisognerà aspettare ancora un po’ di anni e, soprattutto, bisognerà aspettare che aumenti un po’ il numero delle partecipanti. Di conseguenza poi aumenteranno anche la qualità e il livello generale”.

Completeranno il parterre azzurro anche Armin Bauer, Aaron Kostner, Manuel Maierhofer, Lukas Runggaldier, Luca Gianmoena e Raffaele Buzzi, annunciati dal DT Sandro Pertile.

Il programma di giovedì vedrà il provisional round di qualifica alle ore 10, mentre venerdì 12 gennaio ci sarà l’Individual Gundersen con salti dal trampolino HS 135 alle ore 9.30 e 10 km di fondo (4 x 2.5 km) alle ore 13.30. Sabato salto per la Team Sprint in mattinata alle ore 10, seguita dall’epilogo della Team Sprint 2 x 7.5 km (5 x 1.5 km) alle ore 15.45. Domenica 14 gennaio altra Individual Gundersen, alle ore 10 con il salto e alle ore 13.45 con la frazione sugli sci da fondo di 10 km (4 x 2.5 km).

Info: www.fiemmeworldcup.com