Nella prima gara individuale maschile ai Campionati Mondiali di biathlon di Anterselva fa molto rumore il tonfo dello squadrone norvegese. Francia e Norvegia sono le squadre che si presentavano con gli atleti più in forma e competitivi, ma alla fine a festeggiare è la Russia. Chiude davanti a tutti un superbo Alexander Loginov, beffando il tandem francese composto da Quentin Fillon Maillet, secondo a 6.5”, e da Martin Fourcade, bronzo a 19.5”.
di Nicolò Zeduri
Un podio che parla francese, ma non risuona la marsigliese
Dopo tanti podi senza vittorie, Quentin Fillon Maillet deve accontentarsi ancora una volta del secondo posto. In pista sembra l’unico a poter vincere il titolo e, pur mancando un bersaglio a terra, trova uno zero pazzesco per velocità e precisione nella sessione in piedi, chiudendo l’ultimo giro con un passo impressionante. Non riesce a batterlo neanche il compagno e leader di Coppa del Mondo Martin Fourcade pur sfoderando un 10/10 al poligono. Ma il biathlon è uno sport imprevedibile e come accaduto nella gara femminile le sorprese sono sempre dietro l’angolo. Il colpaccio di giornata lo fa Alexander Loginov, partito dopo tutti i big con il numero 43 e quindi a conoscenza dell’andamento della gara e dei tempi degli avversari. La sua è la prova più completa, solido e competitivo sugli sci (secondo tempo complessivo dietro solo allo scatenato Fillon Maillet), velocissimo e preciso nelle sessioni di tiro. Primo oro e prima medaglia in questi Mondiali per la Russia.
Grande delusione in casa Norvegia
Era dal lontano 1997 che la Norvegia non rimaneva a bocca asciutta nella sprint maschile iridata. Questo risultato fa oltremodo rumore perché la squadra nordica alla vigilia aveva i numeri per poter pensare di vincere tutte le gare in programma, sia in campo femminile che in campo maschile. Impronosticabile quindi il quinto posto del dominatore delle ultime due stagioni Johannes Boe. Il neo papà parte forte, fa paura sugli sci nel primo giro e l’errore a terra sembra comunque non compromettere la vittoria. Ma con il susseguirsi dei chilometri, il campione norvegese non riesce a mantenere ad alti livelli la sua sciata, finendo la gara dietro ai francesi. Le speranze della Norvegia sembrano restare vive grazie al fratello maggiore Tarjei, che non commette errori al poligono ma la perde sugli sci. I due fratelli concludono la gara ai piedi del podio, rispettivamente in quinta e quarta posizione.
Azzurri mai competitivi
Anche oggi l’Italia resta a bocca asciutta, con una prova sottotono soprattutto degli attesissimi Hofer e Windish. Lukas è il primo a partire, commette un errore in entrambe le sessioni di tiro, abbandona subito la lotta alle medaglie e chiude 21esimo. Da segnalare comunque un buon passo sugli sci, a conferma della buona condizione fisica. 40esimo Thomas Bormolini con un solo errore al poligono in piedi, mentre Dominik Windish è 48esimo (1+2 al poligono). Anche per Daniele Cappellari un solo errore nella sessione di tiro in piedi, ma non è ancora a livello dei migliori sugli sci e chiude 73esimo.
Photo Credit: Nordic Focus