Dopo i ragazzi del fondo, che si sono ritrovati venerdì al Passo dello Stelvio, è tempo di tornare al lavoro anche per la squadra A di biathlon, che da oggi fino a domenica 10 giugno rimarrà a Isolaccia, in provincia di Sondrio, per una serie di test individuali. Il direttore tecnico Fabrizio Curtaz ha convocato Nicole Gontier, Alexia Runggaldier, Federica Sanfilippo, Thierry Chenal, Giuseppe Montello, Thomas Bormolini e Saverio Zini, alla presenza dei tecnici Klaus Hollrigl e Nicola Pozzi.
La scorsa settimana erano arrivate anche le parole di Fabrizio Curtaz sulla nuova stagione: «Seppure a malincuore, molti dei nostri tecnici hanno scelto opportunità diverse che comunque ci inorgogliscono perché sono andati a lavorare in nazioni al top come Norvegia e Francia. Tutto ciò indica la bontà della scuola italiana, quindi abbiamo colto questa nuova opportunità per far crescere qualche allenatore che conosce il mondo del biathlon e arriva da sotto. Nel settore giovanile dobbiamo partire con un progetto tutto nuovo, ben consci che abbiamo un bel materiale da sviluppare in termini di atleti, anche se magari numericamente non elevato. Ci siamo strutturati con un gruppetto “elite” dove ci sono i quattro medagliati di PyeongChang, perché vogliamo dare loro l’opportunità di fare qualcosa di diverso, che sarà guidato da Andreas Zingerle (rimasto l’unico del terzetto dei tecnici presenti la scorsa stagione, ndr), affiancato dall’ex fondista Andrea Zattoni, con l’obiettivo di competere ai massimi livelli in Coppa del mondo e puntare alle medaglie nei Mondiali di Oestersund 2019. Poi c’è il gruppo A, che invece punterà per essere competitivo alla rassegna iridata di Anterselva 2020, e una squadra B totalmente composta da giovani che passano dalla categoria juniores a quella seniores con lo scopo di essere competitivi a Pechino 2022. La filosofia comune rimarrà invece quella degli ultimi quattro anni e riguarderà tutti i gruppi». La grande novità nell’organico tecnico delle nazionali di biathlon è rappresentata dalla nuova collaborazione che si instaurerà con il tre volte campione olimpico di tiro a segno Niccolò Campriani. I suoi preziosi consigli al poligono sapranno migliorare ulteriormente la precisione dei nostri atleti con la carabina. «Sarà importantissimo confrontarci con lui – conferma Curtaz – soprattutto per quanto riguarda sia lo sviluppo della carabina sia per quanto riguarda l’aspetto mentale, lui è uno che sa cosa vuol dire sparare un colpo importante».