Per il settimo anno consecutivo, grazie allo sforzo organizzativo del Gsa Sovere, i comuni di Sovere e Bossico sono divenuti capitale italiana dello sci nordico, ospitando il Trofeo Penne Nere, gara di skiroll in tecnica classica su un percorso di 7,7 km e 575 m di dislivello. Ai nastri di partenza gli atleti della nazionale, dei corpi militari, di alcune formazioni straniere e, naturalmente, gli amatori, che per un giorno hanno potuto correre a contatto con i campioni.
Sui tornanti della salita orobica molto nota in ambito ciclistico, che si presta perfettamente per ospitare una competizione di skiroll, si sono dati appuntamento 116 concorrenti (a cui vanno sommati una trentina di giovani della categoria allievi, che hanno gareggiato su un percorso di 6 km). Lo start ufficiale è stato dato alle ore 16.00 dal municipio di Sovere e la strada ha iniziato subito a salire. L’intenso forcing praticato dagli uomini delle posizioni di testa ha rapidamente allungato il gruppo. Nessuno però ha voluto farsi carico di trainare il plotone e così l’andatura nei primi chilometri ha subito un calo.
La selezione è comunque avvenuta e al comando si sono portati una decina di atleti: la nazionale italiana, i francesi Gaillard, Manificat e Parisse e il rumeno Pepene. La svolta negli ultimi due chilometri, quando si è avvantaggiato un terzetto composto da De Fabiani, Gaillard e Pellegrino. L’ultimo a resistere alla loro avanzata è stato Manificat. Sul rettilineo finale i tre hanno tentato il tutto per tutto in una lunga volata. L’ultimo ad evadere è stato De Fabiani, un’accelerazione efficace la sua, alla quale gli altri non hanno potuto rispondere.
Il fondista valdostano in forza all’Esercito ha tagliato il traguardo nella piazza di Bossico a braccia alzate, ripetendo il risultato ottenuto nel 2014. «Lo scorso anno ero stato troppo ‘generoso’ dettando da subito l’andatura e la tattica non aveva funzionato. Quest’anno ho voluto impostare la gara in modo diverso, restando al coperto fino alla fine. Ho studiato Pellegrino, l’uomo da battere, negli ultimi metri non sembrava avere le forze per aumentare il ritmo così ci ho provato io, l’ho superato e l’ho battuto. Un bellissimo evento a cui cerco di non mancare mai, che cade a soli due mesi dalla stagione sciistica, una gara quindi molto utile ai fini della nostra preparazione. L’autunno è una fase delicatissima in cui non si può sbagliare nulla per poter giungere in condizione ottimale agli appuntamenti invernali». Francesco De Fabiani ha vinto in 26’09” precedendo Federico Pellegrino, secondo in 26’14”, e Jean Marc Gaillard, terzo in 26’17”. Nella top five Maurice Magnificat e Paul Pepene.
Salita già due volte sul podio nelle passate stagioni, quest’anno Francesca Baudin, la valdostana delle Fiamme Gialle, ha centrato la vittoria. 31’37” il suo tempo finale. «Sono evasa dal gruppo femminile rispondendo all’attacco di Anna Comarella, l’ho raggiunta e superata ma vincere è stata durissima, lei stava rinvenendo su di me. Credo di aver vinto grazie alla testa, alla mia totale determinazione nei metri finali; ci tenevo moltissimo». In seconda posizione si è classificata Anna Comarella, la junior delle Fiamme Oro ha terminato la salita con un distacco inferiore a 1″. La vincitrice 2016 Lucia Scardoni ha completato il podio fermando le lancette su 31’39”. Nelle migliori cinque Elisa Brocard e Ilaria Debertolis.
Alla competizione ha preso parte anche Cristian Toninelli, atleta camuno della nazionale paralimpica di sci nordico (Fisip): era il suo esordio in una competizione vera e propria. «Credevo che avrei impiegato più di un’ora invece ho finito in 45′, sono molto felice, ora vado in ritiro in Sardegna con la nazionale e quest’inverno esordirò in Canada nelle gare di fondo, ce la sto mettendo tutta, ho ancora tantissime cose da imparare, vedremo quanto potrò migliorare».
Soddisfazione in casa Gsa Sovere, sodalizio infaticabile che ha portato in provincia di Bergamo l’élite dello sci di fondo contribuendo in maniera determinante alla promozione della disciplina: «Tutto è filato liscio – ha dichiarato il vulcanico Daniele Martinelli al termine delle premiazioni – la gara è andata bene, nessuno si è fatto male e il meteo è stato buono. A fine giornata possiamo ritenerci felici. Ringraziamo gli sponsor, i volontari e i collaboratori, in particolare Marino Maffessanti e Lidia Maffessanti, figure fondamentali che con me hanno lavorato tutto l’anno per portare a Sovere la manifestazione».