Il quartetto norvegese domina la staffetta maschile ai Mondiali di Lahti 2017. Sin dai primi metri, la nazione favorita ha ingaggiato un duello con la Russia, situazione risolta grazie ad un incontenibile Martin Sundby, capace di aprire un varco in terza frazione ed un inattaccabile Finn Hagen Krogh che tiene per 10 km a distanza Ustiugov, che chiude al secondo posto dietro alla Norvegia d’oro. Lotta a quattro per il terzo posto: Svezia, Finlandia, Svizzera e Germania, fino a 2 km dall’arrivo, sono in caccia del bronzo. Il primo a partire è Heikkinen, ma la Svezia chiude subito e rimangono attardate Svizzera e soprattutto Germania. Il finlandese si ferma prima dell’ingresso nello stadio, non ne ha più, lo svizzero si rifà sotto e parte la volata. Proprio Heikkinen incespica nel bastone di Halfvarsson e cade. Risultato: bronzo Svezia, di un soffio sulla Svizzera.
Staffetta difficile per l’Italia con Francesco De Fabiani al via nonostante le visibili difficoltà fisiche. Il valdostano comunque tiene duro e limita in 1’05” il distacco dalla testa della corsa. Poi Dietmar Noeckler fa quello che può, ma il divario dai primi non si può colmare, cambia a 1″56. Giandomenico Salvadori e Federico Pellegrino mettono in campo una prova generosa che però non può portare l’Italia oltre l’ottavo posto a oltre 5 minuti dai primi.
Ecco le parole degli azzurri al termine della 4×10 km. De Fabiani: “Ho tenuto un giro, ma già al secondo ho cominciato a fare fatica e poi è diventato tutto molto difficile. Questa stagione è andata al di sotto delle mie aspettative, ma imparerò dagli errori commessi per ripresentarmi competitivo nell’anno dei Giochi Olimpici“.
Noeckler: “Neve molto lenta, molto difficile. Sicuramente De Fabiani rimarrà insostituibile per questa squadra. Purtroppo non sta vivendo un momento facile, ma potrà dimostrare nelle prossime gare di potere essere sempre fra i primi dieci. Personalmente sono molto contento per la Team Sprint, che mi ripaga di una stagione complicata”.
Salvadori: “Non è andata come volevamo, però le staffette sono così, si vincono in quattro e si perdono in quattro. Quest’anno non è stata un gran stagione, ma sono arrivato ai Mondiali molto in forma e ora cercherò di chiudere al meglio nelle gare che restano”.
Pellegrino: “Sapevamo che che non tutti eravamo competitivi al 100%, pure io ero un po’ un’incognita. Avevamo impostato l’unico scenario possibile per andare a prendere una medaglia, e cioè rimanere agganciati ai primi da subito. Non è andata, le staffette si vincono in quattro e si perdono in quattro. Quando abbiamo impostato la staffetta, De Fabiani aveva fatto un passo indietro, noi però abbiamo fortemente voluto lui al lancio. E’ stato giusto portare a termine il lavoro che abbiamo fatto per tutta l’estate. E’ una grande esperienza che ci farà bene per allenarci il prossimo anno. L’anno prossimo alle Olimpiadi vogliamo provare a giocarci la medaglia“.
Domani si conclude il programma iridato femminile con la 30 km in tecnica libera mass start (partenza alle 13.30). Per l’Italia saranno al via Caterina Ganz, Elisa Brocard, Ilaria Debertolis e Sara Pellegrini.
Ordine d’arrivo staffetta maschile Lahti
1. Norvegia 1h37’20″1
2. Russia +4″6
3. Svezia +2’31″8
4. Svizzera +2’32″0
5. Finladia +2’42″4
6. Germania +2’42″8
7. Francia 3’52″0
8. Italia +5″29″8
9. Kakahstan +5’30″6
10. Usa +5’31″3