Quinto sigillo stagionale per Eric Frenzel nella Coppa del Mondo di combinata nordica. Il campione tedesco, secondo dopo il salto del mattino dal trampolino HS134 di Predazzo dietro a Mario Siedl, non ha avuto difficoltà nella frazione di fondo sui 10 km a Lago di Tesero a rimontare l’austriaco e terminare tranquillamente al primo posto con il tempo di 29’19″4, mentre alle sue spalle giungevano l’altro teutonico Johannes Rydzek (in ripresa dopo il salto negativo del mattino) e il norvegese Magnus Moan. A contatto con i migliori è rimasto per tutta la gara un sempre più positivo Samuel Costa. Il venticinquenne gardenese delle Fiamme Oro ha lottato con coraggio per l’intero percorso, concludendo al settimo posto e infilando per la terza volta consecutiva un piazzamento nella top-7.
“Mi sentivo bene fisicamente anche nella salita finale ma purtroppo eracamo in tanti nel gruppetto di testa e sono rimasto chiuso, perdendo lo spunto giusto – racconta il poliziotto altoatesino –. Peccato, perchè nel salto avevo reagito bene ad una condizione di vento non ideale. Guardo con fiducia al futuro, pensando a migliorare giorno dopo giorno, con l’obiettivo di arrivare davanti a tutti. Manca poco più di un mese al Mondiale che rappresenta l’obiettivo stagionale, questi piazzamenti aiutano a lavorare con la massima serenità”.
L’allenatore responsabile Paolo Bernardi fa i complimenti al Costa. “La gara di oggi ha un gusto particolare – spiega il tecnico trentino –, da come si era impostata era molto difficile arrivare nei dieci. Samuel invece ha disputato una gara superlativa e se fosse stato fortunato con il vento nel salto avrebbe potuto fare qualcosa di più grosso. Credo comunque sia solo una questione di tempo. Nella parte di salto si è stabilizzato sui livelli che gli competono, e pure in condizioni differenti sa gestire melgio le situazioni, cosi è più facile la tattica nel fondo”. Bernardi si sofferma anche sul recupero ai massimi livelli di Alessandro Pittin: “Sul trampolino piccolo è in linea con il lavoro pianificato all’inizio dell’anno, sul trampolino grande invece c’è ancora da lavorare. Da settimana prossima e fino alla fine di gennaio gareggeremo su trampolini a lui più adatti, lo rivedremo nelle prime dieci-quindici posizioni”.
Ritirato invece lungo il percorso Raffaele Buzzi, che in accordo con lo staff tecnico ha deciso di non forzare il rientro dopo l’operazione all’ernia del disco di poche settimane fa.
Nella classifica di Coppa Frenzel prende il volo con 734 punti davanti a Rydzek con 670 di Riessle con 496, Costa è quindicesimo con 145. Sabato 14 gennaio il programma prevede una team sprint sempre dal trampolino grande, due le coppie che rappresenteranno l’Italia: si tratta di Samuel Costa/Alessandro Costa e Manuel Maierhofer/Lukas Runggaldier.
Ordine d’arrivo Gundersen HS134/10 km Val di Fiemme (Ita)
1 FRENZEL Eric 1988 GER 29:19.4
2 RYDZEK Johannes 1991 GER 29:43.6 +24.2
3 MOAN Magnus Hovdal 1983 NOR 29:45.3 +25.9
4 ANDERSEN Espen 1993 NOR 29:46.1 +26.7
5 KROG Magnus 1987 NOR 29:46.5 +27.1
6 HEROLA Ilkka 1995 FIN 29:46.5 +27.1
7 COSTA Samuel 1992 ITA 29:49.7 +30.3
8 WATABE Akito 1988 JPN 29:52.1 +32.7
9 GRAABAK Joergen 1991 NOR 29:59.3 +39.9
10 KIRCHEISEN Bjoern 1983 GER 30:01.7 +42.3
11 SEIDL Mario 1992 AUT 30:03.3 +43.9
12 HUG Tim 1987 SUI 30:22.6 +1:03.2
13 KOKSLIEN Mikko 1985 NOR 30:38.9 +1:19.5
14 RIESSLE Fabian 1990 GER 30:39.7 +1:20.3
15 ORTER Philipp 1994 AUT 30:39.9 +1:20.5
16 BRAUD Francois 1986 FRA 30:39.9 +1:20.5
17 LANGE Jakob 1995 GER 30:40.6 +1:21.2
18 HIRVONEN Eero 1996 FIN 30:41.4 +1:22.0
19 MUTRU Leevi 1995 FIN 30:52.5 +1:33.1
20 DENIFL Wilhelm 1980 AUT 30:56.8 +1:37.4
21 FLETCHER Taylor 1990 USA 31:00.8 +1:41.4
22 GERARD Antoine 1995 FRA 31:07.4 +1:48.0
23 WEBER Terence 1996 GER 31:14.0 +1:54.6
24 LAHEURTE Maxime 1985 FRA 31:23.2 +2:03.8
25 KATO Taihei 1984 JPN 31:25.2 +2:05.8
26 WATANABE Takehiro 1993 JPN 31:29.1 +2:09.7
27 REHRL Franz-Josef 1993 AUT 31:42.7 +2:23.3
28 NAGAI Hideaki 1983 JPN 31:49.1 +2:29.7
29 FLASCHBERGER Bernhard 1996 AUT 31:56.4 +2:37.0
30 ILVES Kristjan 1996 EST 32:03.7 +2:44.3