Lo svedese Wickstrom centra l’impresa e cancella il precedente “Guinness World Record”, ma viene specificata la specialità: tecnica classica. Il record assoluto, stabilito in tecnica libera, è ancora nelle mani di Planker
Erik Wickstom ce l’ha fatta: lo svedese ha cancellato il limite del finlandese Teemu Virtanen (433 km) percorrendo 438,575 km in 24 ore sulla pista di Valadalen (Svezia). C’è un dettaglio: gli organizzatori hanno specificato che la prova è avvenuta in tecnica classica.
Ma ripercorriamo i fatti. La scorsa settimana, il comitato organizzatore dell’evento che precede la granfondo Årefjällsloppet, ultimo atto del circuito Visma Ski Classics, avevano annunciato il tentativo di record da parte di Denis Kabanen (Russia) dello stesso Wickstrom e del già citato Teemu Virtanen, indicato come detentore del World Record della 24 ore. Arrivata la notizia in redazione, abbiamo consultato i nostri archivi imbattendoci nella classifica della 24 H di Andalo: era il 1996 e l’altoatesino Martin Planker percorse 440,632 km in tecnica libera. Quindi perché il limite da battere segnalato era quello siglato dal finlandese Virtanen e non quello dell’azzurro? Abbiamo anche contattato l’ufficio stampa del comitato organizzatore segnalando l’incongruenza (tralasciando ogni disquisizione sulla definizione di “record del mondo”, secondo noi fuori luogo in queste occasioni). Non abbiamo ottenuto risposta, ma sappiamo che la nostra e-mail non essere passata inosservata: nel comunicato ufficiale, si parla infatti di nuovo record in tecnica classica (“new world record in long-distance skiing classical style”), una sorta di presa di coscienza di quanto avvenuto 20 anni fa in sulle nevi trentine.
“Posso dire che sia stato emozionante andare oltre i propri limiti – ha detto lo svedese dopo lo sforzo – è stata una grande sfida sia fisica sia mentale e probabilmente non la ripeterò. Durante le ultime tre ore, estremamente impegnative, mi sembrava di essere in un tunnel in cui si poteva soltanto guardare avanti”.
Complimenti dunque a Erik Wickstom che ha centrato l’impresa a Valadalen il sole 21 ore, dopodiché è letteralmente crollato, e, per forza di cose, a Planker: la sua prestazione è ancora incisa sull’albo d’oro di questa folle e massacrante specialità.